Esteri

Russia, la situazione dei protestanti rimane stagnante

Victor Ignatenkov, pastore battista russo, il cui nonno fu ucciso perché era cristiano, è andato negli Stati Uniti. Egli osserva i ministeri della chiesa americana e condivide la sua testimonianza rara e personale, quella di una persona che conosce il paesaggio religioso complesso della Russia, ora che le persecuzioni, in passato ampiamente diffuse, sono terminate. Durante l’infanzia di quest’uomo di 59 anni sotto il regime sovietico, i cristiani non potevano riunirsi per i culti. Non c’era scuola domenicale né studio biblico durante la settimana, e nessun proselitismo.

La lotta alla povertà infantile è cruciale

L’elevato tasso di povertà infantile presente in Nuova Zelanda deve essere urgentemente dibattuto. Lo affermano i responsabili delle Chiese anglicana, battista, cattolica, metodista, presbiteriana, dell’Esercito della Salvezza e delle Assemblee di Dio presenti in Nuova Zelanda.

Sudan, ancora danni alle chiese cristiane

Le forze della polizia hanno fatto una incursione in una chiesa evangelica a Khartoum Nord e hanno iniziato a demolire l’edificio. Altri hanno arrestato 37 giovani che erano riuniti in preghiera all’interno. E’ quanto ha riferito il Pastore Yahya Abdelrahim alla locale Radio Dabanga. La polizia è arrivata con nove autoveicoli, accompagnati da bulldozer e hanno iniziato a demolire le mura esterne. I giovani arrestati sono stati divisi in 3 gruppi e sono stati tutti multati da diversi tribunali per «turbamento dell’ordine pubblico».

Accadde oggi, 5 dicembre

Muore oggi, a 35 anni, il più grande compositore della storia, Wolfgang Amadeus Mozart. Di lui si è già detto tutto il possibile. Ad un’età in cui molti di noi non hanno ancora compreso quale senso dare al proprio passaggio in questo mondo, Mozart terminava la sua esistenza terrena lasciando in eredità un patrimonio artistico che non ha uguali.

Il documentario che probabilmente darà fastidio a Tom Cruise

Secondo «The Hollywood Reporter», è una bomba quella che sta per trasmettere il canale televisivo HBO nel 2015. Il film tratterà della Scientologia e dei suoi rapporti con alcune star di Hollywood. HBO conferma solo che Alex Gibney, che aveva ottenuto un oscar per il documentario «Un taxi per l'inferno», sta preparando un film e che il canale TV ha previsto di trasmetterlo. Ci si aspetta che il film sveli nuove rivelazioni circa la Chiesa controversa e circa alcuni suoi famosi membri, come Tom Cruise e John Travolta.

Jim Winkler: combattere il razzismo all’insegna della non violenza

Negli Stati Uniti dopo la decisione del Grand Jury di non rinviare a giudizio il poliziotto Darren Wilson per l'uccisione del giovane afro-americano Michael Brown, le proteste sono divampate in tutto il paese. Il Consiglio nazionale delle chiese degli Stati Uniti (Ncccusa) è impegnato nella denuncia e nella mobilitazione non violenta. Abbiamo intervistato il presidente del Ncccusa, il pastore metodista Jim Winkler.

I cristiani sono chiamati ad essere portatori di una pace giusta

È in corso in Svezia la consultazione sulla costruzione della pace, voluta fortemente dal Consiglio ecumenico delle Chiese: Olav Kykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese, ha invitato 80 ospiti da tutto il mondo per condividere un comune cammino di speranza. Fra loro vi sono leader religiosi, esperti, rappresentanti della società civile e delle Nazioni Unite.

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2017: nessun Giubileo, ma un momento di confronto anche ecumenico

«Il 2017? I 500 anni dalla Riforma Protestante sono un evento anche per la Chiesa cattolica». Si parla, a Perugia, di Concilio Vaticano II, di ecumenismo e del decreto Unitatis redintegratio, ma il buon vecchio Lutero fa capolino con il suo prossimo anniversario e il cardinale Gualtiero Bassetti (vescovo della diocesi perugina) non si fa cogliere impreparato: «È necessario rivalutare la figura di Martin Lutero, perché tanti motivi positivi nella Riforma vanno recuperati».

Le risorse sono finite, ma l’emergenza no

L’agenzia delle Nazioni Unite ha dichiarato di aver bisogno di 64 milioni di dollari, e non è la prima volta che il problema si manifesta: «avevamo già lanciato un allarme molto serio a ottobre – racconta Vichi De Marchi, portavoce del Wfp in Italia – quando soltanto un grande finanziamento degli Stati Uniti aveva evitato di interrompere la distribuzione dei beni per l'assistenza alimentare a ottobre e novembre». Questa volta, però, le risposte non sono ancora arrivate, e la situazione globale non sembra giocare a favore.

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