Sudan, ancora danni alle chiese cristiane
05 dicembre 2014
Non si fermano gli atti intimidatori nei confronti dei fedeli
Le forze della polizia hanno fatto una incursione in una chiesa evangelica a Khartoum Nord e hanno iniziato a demolire l’edificio. Altri hanno arrestato 37 giovani che erano riuniti in preghiera all’interno. E’ quanto ha riferito il Pastore Yahya Abdelrahim alla locale Radio Dabanga. La polizia è arrivata con nove autoveicoli, accompagnati da bulldozer e hanno iniziato a demolire le mura esterne. I giovani arrestati sono stati divisi in 3 gruppi e sono stati tutti multati da diversi tribunali per «turbamento dell’ordine pubblico». Già lo scorso mese, a Khartoum Nord, forze speciali della polizia avevano confiscato e demolito la casa di un anziano pastore, mostrando l’ordine del tribunale di abbandonare i locali. In risposta a tali atti violenti i leader di diverse chiese di Khartoum, studenti e altri membri delle comunità locali hanno protestato. Da quando, nel 2011, il Sud Sudan è diventato indipendente, molte chiese cattoliche e protestanti di Khartoum sono state demolite o confiscate dalle autorità. Il Segretario generale del Consiglio delle Chiese del Sudan, il rev. Kodi El Ramli, ha riferito che a settembre scorso il Consiglio ha ricevuto diverse denunce per molestie e discriminazioni nei confronti dei cristiani.