Esteri

Matrimonio per tutti nel Nordreno

Il recente Sinodo della Chiesa evangelica del Nordreno in Germania (Ekir) a stragrande maggioranza ha detto sì al matrimonio per tutti: le coppie dello stesso sesso, iscritte regolarmente nei registri delle unioni civili, pertanto potranno sposarsi in chiesa, e come per i matrimoni, la loro unione verrà registrata anche nei libri di chiesa. A livello delle singole comunità la novità prevede, tuttavia, che per motivi di coscienza i pastori e le pastore possano rifiutarsi di celebrare le nozze gay.

Occasioni perdute per un mondo più giusto

Con una contemporaneità ormai affermata da alcuni anni, nella giornata di martedì è stato pubblicato l’ultimo rapporto di Oxfam, dedicato alle disuguaglianze e del quale è possibile leggere un’analisi su Riforma.it, mentre a Davos, nel cuore del cantone Grigioni in Svizzera, si è aperta l’edizione 2016 del World Economic Forum, l’incontro di 2.500 tra le più importanti personalità del mondo della politica, della finanza e dell’imprenditoria.

La fotografia di Oxfam sulla povertà nel mondo

Nel 2015, secondo l'ultimo rapporto di Oxfam - confederazione di 17 organizzazioni di paesi diversi che lottano contro la povertà e l’ingiustizia nel mondo - le 62 persone più ricche hanno accumulato la stessa capacità economica della metà più povera della popolazione mondiale, 3,6 miliardi di persone. In Italia l'1% dei più agiati possiede il 23,4% della ricchezza nazionale netta.

Una chiesa di donne e uomini

In questi giorni è in visita a Roma la vescova luterana di Helsinki Irja Askola, prima donna eletta a capo di una diocesi finlandese nel 2010. Askola fa parte di una delegazione ecumenica finlandese, composta dal metropolita ortodosso Ambrosius e dal vescovo cattolico Teemu Sippo, che, ormai da 31 anni, all'inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani si reca a Roma intorno al 19 gennaio, ricorrenza di Sant'Enrico, evangelizzatore della Finlandia. Lo scorso 18 la delegazione ha incontrato papa Francesco in Vaticano.

La memoria si fa giustizia

Hubert Zafke ha novantacinque anni e vive a Gnevkow, duecento chilometri a nord di Berlino. Più di settanta anni fa esercitò la professione di “medico” nel campo di sterminio di Auschwitz. Aveva aderito alla Gioventù hitleriana nel 1933, a soli tredici anni, mentre frequentava il liceo agrario di Schoenau, la sua città natale, nell’odierna Polonia. Si era iscritto a quella scuola per seguire le orme del padre contadino, ma sei anni dopo Hubert era già un promettente giovane delle SS. Quando prende servizio ad Auschwitz è l’estate del 1944.

Da domani a Davos il World Economic Forum

La quarta rivoluzione industriale: questo il tema su cui più di 2500 esponenti internazionali del mondo della politica, dell’economia, della scienza, dell’industria e della cultura si confronteranno da domani al blindatissimo Forum Economico Mondiale (World Economic Forum-WEF) di Davos. Attesi come sempre numerosi capi di stato e di governo, nonché esponenti della comunità internazionale.

Trump e il voto evangelico

«Innanzitutto sono un protestante. Sono un presbiteriano e sono orgoglioso di esserlo. Molto orgoglioso».

Parole nette e chiare. A sorpresa, decisamente a sorpresa, a pronunciarle è il miliardario a stelle e strisce Donald Trump. La platea, sterminata, diecimila persone, è quella della Liberty University in Virginia, ateneo privato evangelico fondato negli anni settanta da Jerry Falwell, pastore battista e opinion maker della destra cristiana.

Assistenza a pagamento per i migranti

Sospensione di Schengen, rafforzamento dei muri per dissuadere gli immigrati, e ora anche il prelievo forzato dei beni dei rifugiati: sono giorni di notizie cupe per chi tenta di raggiungere l’Europa e salvarsi dalla guerra o dalla fame.

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