Esteri

I 90 anni dell’Arabia Saudita, tra scontri e rischi

Il novantesimo anniversario della nascita dell’Arabia Saudita, fondata proprio l’8 gennaio del 1926 dal re Abdul-Aziz ibn Saudin seguito all’unificazione dei territori della penisola arabica, è segnato dalle polemiche relative alla condotta della monarchia wahhabita in rapporto con il mondo sciita.

Il 2016 comincia nel nome della tensione

Riapre il campus di Garissa in Kenya

A 9 mesi dalla terribile carneficina costata la vita a 150 fra ragazze e ragazzi,  il campus universitario di Garissa in Kenya tenta di ripartire aprendo nuovamente i propri spazi. Una piccola cerimonia il 4 di gennaio ha dato il la a questa nuova stagione, e a poco a poco i giovani stanno tornando nella struttura. Il via ufficiale alle lezioni è previsto per settembre, ma già in questi giorni è possibile frequentare le aule e studiare nelle biblioteche.

Premio Olof Palme al pastore luterano Mitri Raheb

La Federazione luterana mondiale (Flm) ha espresso vive congratulazioni a Mitri Raheb insignito del Premio Olof Palme 2015. Raheb è pastore della Chiesa luterana evangelica a Betlemme, che appartiene alla Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (Elcjhl), chiesa membro della Flm.

Svizzera: i profughi accolti in casa

L'accoglienza dei profughi ha volti diversi. C'è quella organizzata dalle autorità competenti, preposte a questo compito. E c'è l'accoglienza offerta dai semplici cittadini che aprono le porte di casa propria e condividono la vita famigliare con una o più persone giunte in Svizzera come richiedenti l'asilo.

In Ucraina il Natale si celebrerà due volte?

Oggi in Ucraina si festeggia il Natale, così come anche in altri paesi di tradizione ortodossa orientale, tra cui Bielorussia, Georgia, Serbia, Bulgaria, e persino Etiopia… ma soprattutto come in Russia. Ragione sufficiente per numerosi ucraini – reduci di Piazza Maidan - per aprire un dibattito sull’opportunità di spostare il Natale al 25 dicembre, data in cui si celebra la nascita di Gesù in Europa occidentale, secondo il calendario gregoriano.

Charlie Hebdo continua a far discutere

Un Dio in bianco e nero, l’aria furiosa e folle, le mani e la barba macchiate di sangue, mentre corre con un kalashnikov sulla schiena: ecco la copertina del numero speciale di Charlie Hebdo uscito ieri in Francia, tiratura un milione di copie. Nella didascalia, il ricordo della strage del 2015: «Un anno dopo, l’assassino corre ancora».

Sdegno per la richiesta di Donald Trump di mettere al bando i musulmani

Molti leader religiosi, figure di spicco dei media e della politica hanno criticato la richiesta formulata dal candidato repubblicano alle presidenziali americane Donald Trump di vietare ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti. Anche il Consiglio Nazionale delle Chiese cristiane negli Usa (NccUsa) ha unito la propria voce a coloro che hanno espresso indignazione per i commenti di Trump.

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