Esteri

Proviamo a essere utili in qualche modo

Fonte Nev/Mediterranean Hope – Lo sguardo di Lampedusa

Proviamo a essere utili in qualche modo: potrebbe essere l'inizio di una poesia, invece è una frase che credo rappresenti bene la realtà. La nostra realtà, quella di una piccola delegazione composta da un medico e tre operatori, che in questi giorni si trova in Libano per implementare il progetto “Corridoi Umanitari” e per portare un aiuto medico ai tanti profughi che vivono nei campi in Libano.

Migrazioni. Chiese europee a Bruxelles: servono politiche di integrazione a lungo termine

«La sfida più grande è l’integrazione a lungo termine dei migranti e dei rifugiati nelle società di accoglienza e sul mercato del lavoro»: tutte d’accordo le chiese europee, che lo scorso 2 dicembre, al termine di un seminario dedicato al tema delle migrazioni svoltosi a Bruxelles, hanno lanciato un comunicato stampa congiunto per sottolineare l’urgenza in materia di politiche di integrazione.

Via i riferimenti cristiani dalla vita pubblica britannica

Ha fatto molto rumore nel Regno Unito il rapporto pubblicato la settimana scorsa dalla Commissione sulle religioni e le credenze nella vita pubblica. Nel testo viene messa in discussione la morale e il sistema di valori collaudati nel tempo nel paese. Viene quindi suggerito di ritirare i riferimenti cristiani presenti nelle principali cerimonie pubbliche, per lasciar spazio ad una presenza anche di altre confessioni.

Corridoi umanitari per i profughi

Semaforo verde per il progetto-pilota sui corridoi umanitari di Mediterranean Hope, portato avanti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio. Dopo mesi di preparazione e di dialogo costruttivo con le autorità interessate, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, le due organizzazioni hanno annunciano l’avvio di un progetto teso ad aprire dei corridoi umanitari dal Libano, dal Marocco e dall’Etiopia.

Le chiese e la Cop21: le reazioni

Continuano a giungere alla spicciolata le reazioni del mondo delle chiese agli accordi usciti dalle due settimane di conferenza Onu sul clima di Parigi. In molti hanno voluto sottolineare gli aspetti positivi, quali l'immediata presa in carico delle necessità di quelle nazioni maggiormente colpite dai disastri ambientali, ma non manca chi esorta ora a dare reale seguito ai buoni propositi scritti su carta.

In Romania il governo taglia i fondi alle chiese

La Romania, alle prese con la crisi economica che ha investito da tempo i paesi europei, decide di bloccare per un anno almeno i finanziamenti per la costruzione di nuovi luoghi di culto, scegliendo di privilegiare i comparti ospedalieri e scolastici, considerati le priorità su cui intervenire anche dalla popolazione locale.

Chiese di neri e bianchi insieme contro il razzismo

La Conferenza delle chiese nazionali nere (Cnbc), istituita nel 1978 per mettere in rete le principali denominazioni di chiese degli Stati Uniti composte in maggioranza da membri neri, ha organizzato il suo primo incontro interrazziale di chiese a Charleston (South Carolina), la cittadina che lo scorso giugno fu teatro del massacro di matrice razzista in cui persero la vita nove afro-americani che partecipavano allo studio biblico presso la Emanuel African Methodist Episcopal Church.

I rischi dello stato di emergenza

E' trascorso un mese dalla proclamazione dello stato di emergenza su suolo francese, fortemente voluto dal presidente François Hollande e votato da un Parlamento pressoché compatto, per far fronte all'emergenza terrorismo a seguito degli attentati parigini del 13 novembre.

Una misura eccezionale, adottata soltanto una volta dal termine del secondo conflitto mondiale, ai tempi del tentato putsch dei militari algerini quando la Francia era sotto la guida forte del generale De Gaulle.

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