Esteri

Tre fosse comuni scoperte a Sinjar

Domenica 29 novembre sono state scoperte nella città irachena di Sinjar tre fosse comuni, contenenti tra gli 80 e i 100 corpi. Secondo la deposizione del capo della sicurezza, Qasim Simo, due fosse sono state rinvenute a est di Sinjar, mentre la terza all’interno della stessa città. Secondo l’Associated Press ci vorranno mesi per identificare i morti.

Europa e Turchia, gli accordi con i piedi d’argilla

Nella giornata di ieri a Bruxelles l’Unione europea ha siglato con la Turchia un primo accordo formale per adottare misure volte a ridurre il flusso di profughi che, partendo dalla Siria, attraversando la Turchia e risalendo i Balcani, arrivano in Europa in fuga principalmente dalla guerra in Siria.

Costruire un'Europa di pace e di ospitalità

Il Consiglio di governo della Conferenza delle chiese europee (Kek), riunito dal 25 al 27 novembre a Santa Etchmiadzin (Armenia) per la seconda riunione periodica di quest'anno, ha preso atto con profonda preoccupazione della crescente crisi dei rifugiati e delle attuali risposte date al fenomeno. «Coloro che fuggono dal terrorismo, dal conflitto in cerca di protezione all'interno dei confini europei – si legge nella dichiarazione pubblica rilasciata dalla Kek – incontrano crescenti ostilità, sospetto, e persino la violenza.

Non c'è ecumenismo senza libertà di coscienza

«Dopo gli attentati di Parigi sono aumentate le presenze al culto di un buon 30%, sia a Saint-Raphaël che a Draguignan, due delle comunità che io servo. Questo perché evidentemente molti si sentono smarriti, faticano a trovare risposte davanti a tanta violenza, e hanno voglia di riunirsi in preghiera, recuperare una spiritualità che in qualche maniera possa fornire una chiave di lettura agli avvenimenti che viviamo. Porsi di fronte a Dio come uomini e donne, peccatori che sanno di potersi affidare ad un Padre misericordioso capace di dare speranza».

Gli evangelici tedeschi invitano i rifugiati a casa per il Natale

L'Alleanza evangelica tedesca propone un kit contenente differenti elementi in grado di permettere ai credenti di invitare migranti a casa propria in occasione del prossimo Natale, per parlare di Gesù in un'atmosfera conviviale e ospitale. Un'operazione che ha luogo proprio mentre un ampio dibattito è in corso fra le differenti tendenze del protestantesimo germanico attorno alla questione dell'evangelizzazione.

Contribuire alla costruzione di una società più giusta e fraterna

In Francia siamo alla vigilia dell’importante appuntamento del voto per il rinnovo dei 22 consigli regionali del paese. Il 6 e il 13 dicembre si terranno i due turni, ed è ovvio che i comizi dei politici in queste settimane siano pressoché monopolizzati dalla questione terrorismo, affrontato da varie angolature, secondo le varie sensibilità. Il rischio di forte crescita di partiti che hanno come slogan principale la chiusura e l'odio è ovviamente concreto.

Una chiesa di testimoni aperta al tempo presente

Dal 20 al 22 novembre si è svolto ad Arles il sinodo della Chiesa protestante unita di Francia, regione Provenza, Alpi, Corsica e Costa Azzurra. Un sinodo che è necessariamente amministrativo, perché in Francia ogni regione ecclesiastica gestisce le finanze, provvede a pagare i dipendenti ed ha un ufficio di presidenza a tempo pieno, ma che non vuole essere solo gestionale. Come ogni anno, vi è un tema che ispira ed occupa buona parte delle discussioni, e quest’anno verteva su «Una chiesa di testimoni sì, ma come?».

Le scuole francesi devono insegnare a non avere paura

Questa mattina a Parigi si è svolta la cerimonia ufficiale di omaggio alle vittime degli attentati del 13 novembre, che ha visto tra i suoi momenti più toccanti la lettura dei nomi di tutte le vittime, definite dal presidente francese «centotrenta destini falciati, centotrenta risate che non si sentiranno più, centotrenta voci che non moriranno mai». È stata una cerimonia che ha riportato lo sguardo internazionale sulla società francese e sulle ferite profonde che gli attentati hanno lasciato e stanno ancora lasciando.

Parigi, tutte le misure per la Cop21

In occasione dell’apertura della Cop21, i trasporti pubblici saranno gratuiti il 29 e il 30 novembre, ha annunciato mercoledì scorso la sindaca di Parigi Anne Hidalgo nel corso di una conferenza stampa alla presenza del ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve.

Una misura presa per permettere ai parigini di spostarsi, ha precisato la sindaca, che ha anche chiesto ai cittadini di non utilizzare l’auto in città.

Clima, non è più tempo di scherzare

Nell'immediata vigilia della Conferenza globale sul clima, la Cop21 parigina, molto attesa dagli addetti ai lavori perché ritenuta una delle ultime grandi occasioni per bloccare il trend autodistruttivo che l'essere umano ha messo in atto nel suo rapporto con l'ambiente, l'Onu pubblica uno studio disarmante, che forte di dati e numeri pone l'essere umano davanti alle proprie responsabilità.

Pagine

Abbonamento a RSS - Esteri