Esteri

Sicurezza per le ragazze in Kenya e in Thailandia

In occasione della Giornata internazionale della donna, l’8 marzo, l’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (Adra) sezione Germania, ricorda che più di un quarto dei 60 milioni di rifugiati nel mondo sono donne e ragazze di età compresa tra i 15 e i 49 anni. Fuggono da guerra e distruzione, ma anche dalle mutilazioni genitali, dai matrimoni forzati e dalla violenza. Spesso il loro viaggio è molto pericoloso e rischiano abusi e violenza sessuale.

In Baviera un prete minacciato di morte

Sono scese in piazza oltre 3 mila persone ieri nel piccolo paese di Zorneding, nella Baviera profonda, a una ventina di chilometri a est di Monaco, per esprimere solidarietà nei confronti di Olivier Ndjimbi-Tshiende, parroco della locale chiesa di San Martino, oggetto di pesanti attacchi razzisti in questi mesi. Attacchi che hanno portato il curato alla dolorosa scelta di chiedere un trasferimento per poter continuare l’ attività pastorale, come ha comunicato alla fine della messa di domenica 6 marzo.

31 giorni di preghiera femminile

Una preghiera femminile lunga tutto il mese di marzo. Un’idea che risale al 2011, quando Dawn Sanders, pastora della Bethel Baptist Church di New York, di ritorno da un viaggio missionario per conto della Lott Carey Mission, decise di portare all’attenzione del mondo le voci delle donne che aveva incontrato lungo il suo cammino. «Realizzai allora che le donne che avevo incontrato erano sostanzialmente inascoltate. Pensai che avremmo potuto invitare i nostri partner internazionali a pregare con le loro voci.

«La difesa dei cristiani d’Oriente non è sufficiente»

Traduzione Claudio Geymonat da rcf.fr

Se ne parla poco ma i cristiani protestanti in Medio Oriente sono assai presenti. Anglicani, luterani, presbiteriani che si sono installati a partire dal diciottesimo secolo in Israele, in Palestina, ma alla stesso modo in Siria, in Iraq, in Libano.

La Federazione protestante di Francia (Fpf) ha deciso di mettersi all’ascolto delle sorelle e dei fratelli presenti in quelle terre nel tentativo di dare un contributo alla creazione di una pace duratura.

Quando e perché i pastori lasciano le loro chiese

Traduzione di Lucilla Tron da infochretienne.com

Sempre più pastori decidono di lasciare il proprio ruolo in anticipo rispetto ai tempi previsti.

E’ l’allarmante constatazione di una inchiesta condotta dalla LifeWay Research su 734 pastori americani protestanti che hanno lasciato le loro chiese prima dell’età del pensionamento. Lo studio si è focalizzato su quattro confessioni protestanti: Le Assemblee di Dio, La Chiesa del Nazareno, la Chiesa luterana- sinodo del Missouri, e la Convenzione battista del sud.

Carceri, l’Italia non più sotto osservazione

Si chiama Space ma di spaziale ha ben poco. Si tratta del rapporto annuale stilato dall’Unione europea sullo stato delle carceri nel nostro continente, quanto di più distante dalle stelle possa esistere. Ma la situazione lentamente sta migliorando nella vecchia Europa, e un po’ a sorpresa l’Italia non è messa così male, o meglio sta cercando di mettere in atto misure di contenimento del sovraffollamento che stanno iniziando a dare frutti.

Il sessismo sui banchi di scuola

Anche quest’anno l’Unesco (una sigla nota ma che in pochi saprebbero sciogliere: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) ha seguito da vicino la Giornata Internazionale della Donna, una data che le Nazioni Unite e le agenzie ad esse collegate riconoscono e promuovono dal 1975.

Colombia: i cristiani costretti al servizio militare forzato

Le fazioni in guerra in Colombia stanno prendendo di mira i cristiani che, oltre ad essere vittime di estorsione, vengono costretti al servizio militare forzato. È quanto si evince da un recente rapporto di Christian Solidarity Worldwide (Csw), organizzazione cristiana impegnata nella difesa dei diritti umani e della libertà religiosa, intitolato «Colombia: libertà di religione o di credo e libertà di coscienza».

Pagine

Abbonamento a RSS - Esteri