Italia

Gli «invisibili», noi li vediamo tutti i giorni

«Gli Invisibili» tornano ad essere visibili quando un evento, questa volta un film, si sofferma su di loro. Diretto da Over Moverman, il film presentato pochi giorni fa a Roma racconta la storia di George (Richard Gere), un uomo che da più di dieci anni è un clochard: non ha un lavoro, non ha una casa, non ha soldi, non ha più affetti, se non una figlia - interpretata da Jena Malone - che lavora e che lui, a fatica, incontra ogni tanto.

Domani a Fiumicino nuovi arrivi con i Corridoi umanitari

Nella mattinata di domani 16 giugno 2016 arriveranno da Beirut a Fiumicino altri 81 profughi, in grande maggioranza siriani, grazie al progetto dei “corridoi umanitari”. Si aggiungono ai 200 arrivati in Italia dal febbraio scorso. Ormai non è più un esperimento, ma una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in “condizioni di vulnerabilità” (vittime di persecuzioni, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo.

Aprire l’Europa partendo dell’impegno quotidiano

Dall’anno scorso, molte persone migranti hanno ricevuto dei provvedimenti di respingimento differito, non hanno potuto fare richiesta di asilo e sono state espulse dal paese. Ricevendo esclusivamente un’ordinanza a lasciare il paese, spesso accade che queste persone rimangano in Italia in una situazione di illegalità diventino interesse per le organizzazioni criminali. Per questo Diaconia Valdese, Oxfam Italia e Borderline Sicilia hanno creato un progetto che dà sostegno e aiuto alle persone escluse dal sistema: Open Europe.

La follia e la fiaba per parlare della nostra incultura

Quando Paolo Virzì ha girato La pazza gioia, erano passati quarant'anni dall'uscita di Qualcuno volò sul nido del cuculo, (1975) il film di Milos Forman sull'universo della follia, interpretato da Jack Nicholson. A volte, tra analogie e differenze, si può cogliere il fascino di un film. Nicholson alias McMurphy si trovava in una struttura rigidissima, basata più sulla violenza che sulle cure. Elettroshock e lobotomia all'ordine del giorno. Pochissimi personaggi femminili (a parte la tremenda caposala), un universo della follia maschile.

Giornata mondiale del rifugiato

La giornata internazionale del rifugiato, stabilita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 20 giugno, anniversario della Convenzione sui profughi (20 giugno 1951), dal 2001 intende sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione di questa specifica categoria di migranti. Vuole portare a riflettere sulle implicazioni di un'esperienza che obbliga a lasciare ogni cosa, spesso anche i propri affetti più cari, per andare incontro all'ignoto, spesso con sofferenze e umiliazioni difficili da immaginare.

I Riformati da Francesco: «al centro la giustizia e la pace»

Sono passati dieci anni da quando una delegazione dell’allora Alleanza riformata mondiale (Arm), rese visita a un papa; allora era Benedetto XVI. Nel frattempo la storica unificazione tra il Consiglio ecumenico riformato e l’Arm, avvenuta nel 2010, che ha dato luogo alla Comunione mondiale di Chiese riformate (Cmcr), «Ha offerto – a detta di papa Francesco – un esempio tangibile di avanzamento verso il traguardo dell’Unità dei cristiani ed è stata di incoraggiamento per molti nel cammino ecumenico».

Inaugurata la targa a Trino Vercellese

Il 12 giugno è stata inaugurata una targa per ricordare i prigionieri di Trino Vercellese e ricordata la tragedia vissuta 330 anni fa da coloro che morirono rinchiusi nella prigione-fortezza: «Un altro tassello nella ricostruzione della memoria dell’esilio valdese. E’ stata un’esperienza positiva e molto partecipata – ha detto a Riforma.it il direttore del Centro culturale valdese, Davide Rosso –, anche dal territorio.

Lasciami entrare

Un artista viene invitato a Tzipporis, in Galilea, vicino a Nazareth. Lì un orfanotrofio dove lavorano operatori cristiani, musulmani ed ebrei accoglie decine di bambini senza nessuna distinzione di etnia, religione o provenienza. L'incontro tra l'artista, che attraverso l'arte è votato alla comunicazione, e la realtà del luogo, che illumina un territorio generalmente indicato come problematico, è fatale. Lui, Alessandro Valeri, sa che la bellezza di quanto accade nell'orfanotrofio è di per sé un'opera d'arte da curare e far crescere.

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