Italia

Ospedale valdese. Anche un presidio oncologico?

A Torino, mercoledì 1 giugno, si è tenuto un nuovo incontro per parlare dell’Ospedale valdese, iniziativa promossa dal Comitato «Mettiamoci le tette». Avevamo dato, pochi giorni fa, la notizia della riapertura del nosocomio con l’intervista al moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini: «Trovare delle soluzioni è stato estremamente difficile – ricordava Bernardini – […].

«Loro di Napoli»

Il 9 giugno a Napoli presso il cinema Posillipo alle ore 21 sarà presentato il documentario del regista palermitano Pierfrancesco Li Donni «Loro Di Napoli», miglior film italiano alla 56° edizione del Festival dei Popoli e vincitore come miglior film internazionale al Festival du programmes audivisuels di Biarritz con il Télérama Prize, il premio di critica cinematografica assegnato dall’omonima rivista di cinema francese e vincitore di altri festival minori del panorama cinematografico italiano.

«Fammi vedere». Cortometraggi sul diritto d’asilo

«Siamo convinti che, in un momento in cui si parla tanto e in modo convulso di immigrazione e rifugiati, uno sguardo sensibile che riesca a raccontare storie, creare suggestioni e parlare di incontri e accoglienza, sia la chiave essenziale per una corretta comunicazione, presupposto per una vera integrazione. Per questo motivo promuoviamo un concorso che ha l’ambizione di guardare a questo tema con occhi e poetiche innovative» ha rilevato il presidente del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir), Roberto Zaccaria.

Come si racconta la violenza di genere?

La comunicazione e il linguaggio che utilizziamo, soprattutto nell’ambito giornalistico, rischiano di essere un’altra forma di violenza contro le donne. Dopo l’ennesimo caso di femminicidio di una ragazza di vent’anni a Roma si è tornati a parlare di «sentimenti feriti» dell’assassino, di «delitto passionale» o di «delitto d’amore», quando sappiamo che nella violenza non c’è alcuna traccia di amore, semmai di possesso, di frustrazione o di ossessione.

Il progetto ecumenico dei Corridoi umanitari

In occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno, e di fronte alle tragedie che continuano a prodursi in mare, le tre organizzazioni promotrici dei primi #CorridoiUmanitari realizzati in Europa hanno diffuso un appello congiunto nel quale si chiede che vengano istituiti canali permanenti di accoglienza e che venga favorita l’integrazione.

Sara non è tornata a casa

Questa volta la vita spezzata è quella di Sara Di Pietrantonio, 22 anni, studentessa della Facoltà di economia di Roma Tre, morta per mano del suo ex compagno che l’ha bloccata, in via Della Magliana a Roma, mentre faceva ritorno a casa speronando la sua auto, entrandovi dentro, per poi cospargerla di alcool e dando fuoco; la ragazza, nel frattempo, invano chiedeva aiuto e soccorso alle auto in transito, nessuno si è fermato.

Un’altra Castel Volturno

Per molti Castel Volturno (Caserta) è un non-luogo, sfregiato dal clan dei Casalesi che negli anni ne ha fatto la miglior piazza dello spaccio di stupefacenti e del traffico della prostituzione; territorio dove la malavita organizzata ha gestito il traffico dei rifiuti tossici avvelenando il terreno e il mare; lembo di terra dove è stato esiliato un pezzo d’Africa: nigeriani, ghanesi, liberiani, ivoriani, senegalesi, tunisini, togolesi, marocchini… Sarebbero almeno 10.000 gli immigrati senza documenti.

70 anni di voto femminile

Erano felici le donne che settant’anni fa votavano per la prima volta, il 10 marzo 1946, nelle amministrative e il 2 giugno per il referendum tra Repubblica e Monarchia. Finalmente, dopo anni di battaglia e in ritardo rispetto ad altre cittadine europee e statunitensi, potevano eleggere ed essere elette. Una vera rivoluzione per il nostro paese. Per la prima volta si riconosceva ufficialmente alle donne la dignità di cittadine e le si chiamava ad assumere parte della responsabilità civile fino a quel momento conferita solo ai maschi.

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