Italia

La memoria che segna il presente

Fonte Nev/Riforma

Commemorare i morti e restituire dignità ai vivi: questo il senso della presenza della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) a Lampedusa ieri, 3 ottobre, giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, istituita con una legge voluta dal Parlamento e promulgata dal presidente della Repubblica il 21 marzo 2016.

Una goccia nel mare

Anche a Pachino, Open Europe, l'ultimo progetto in ordine di tempo della Diaconia, offre assistenza agli ultimi fra gli ultimi. Persone abbandonate, in terra straniera, uscite - o mai entrate - dai vari programmi di accoglienza e protezione. Vagano per stazioni dei bus e del treno, corroborano le fila dei braccianti agricoli clandestini, tentano l'ennesimo trasbordo verso il resto d'Europa, senza documenti, incontro a parenti o amici o anche solo sperando nela fortuna.

Il diritto alla libertà di culto non può avere limitazioni

Riforma.it ha già riferito nei giorni scorsi sulle prime reazioni all’approvazione della legge regionale della Liguria che stabilisce norme restrittive sulla creazione o ristrutturazione di locali destinati a uso religioso (non solo di culto).

In proposito registriamo una presa di posizione del Concistoro della chiesa valdese di Genova, redatto il 29 settembre:

Lampedusa, 3 ottobre 2013: la testimonianza di chi salvò i naufraghi dal mare

Costantino Baratta ci accoglie con semplicità nella sua casa a Lampedusa. E’ ottobre 2015: ci sediamo su di un muretto nel cortile e incomincia il racconto di quel 3 ottobre del 2013, quando, dopo essere uscito per pescare, si trovò di fronte alla tragedia che costò la vita a 368 persone.

Costantino non si tirò indietro e quel giorno, insieme all’amico Onder, salvò la vita a molti naufraghi. Questa è la sua testimonianza.

Di Segni: «Vicini, per essere prossimi»

Noemi Di Segni, 47 anni, nata a Gerusalemme e romana d’adozione è stata recentemente eletta alla presidenza dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), succedendo così a Renzo Gattegna. Abbiamo voluto rivolgerle, complimentandoci per il suo recente incarico, alcune domande.

Rappresentare l’ebraismo italiano è una missione importante; anche difficile da circoscrivere? 

Celebrare le vittime di tutte le frontiere

Da tre anni, il 3 ottobre si svolge un a celebrazione ecumenica per ricordare le vittime del 3 ottobre 2013 quando, in un naufragio, morirono 368 migranti a largo delle coste dell'isola. Non solo una celebrazione che pensa al passato, ma anche un momento volto al presente e al futuro. Guardiamo anche noi in quella direzione con Marta Bernardini, operatrice dell'osservatorio Mediterranean Hope presente sull'isola.

Usciamo dal ghetto e andiamo al museo

Prendere spunto dal passato per riflettere su percorsi di inclusione è uno degli obiettivi dell'evento che si è svolto la scorsa settimana a Napoli e a cura dell'Associazione 3 febbraio. Il museo apre le porte agli immigrati è un'iniziativa che si rivolge in particolare alle persone che, per vari motivi, non hanno comunemente accesso e non conoscono le istituzioni culturali del nostro paese ma, come tiene a sottolineare il coordinatore di Napoli dell'Associazione, Pierluigi Umbriano, “è aperta a tutti”.

Ufficio di collocamento a cielo aperto

E’ sufficiente ascoltare le loro storie per capire. Seguire lo sguardo mentre parlano, la voce bassa, i ricordi che si accavallano nel tentativo di spiegarti cose per te impensabili, e passare oltre il più presto possibile. Mamadou (nome di fantasia), 16 anni, viene dal Benin, gli occhi non si sollevano mai dal tavolo mentre racconta il suo viaggio. In treno fino in Niger «e qui al confine il primo arresto. Una settimana in prigione senza cibo né acqua». Poi le porte che si aprono, senza un perché. Tutti fuori, avanti.

«La buona scuola esiste, ma non è quella propagandata!»

Le scuole italiane stanno cambiando colore. In dieci anni le presenze degli stranieri sono triplicate, ma le risorse a disposizione sono state dimezzate. Benedetta Tobagi, giornalista, conduttrice radiofonica e già consigliera Rai, è andata a scoprire cosa succede nelle scuole primarie per raccontare le fatiche degli insegnanti, le paure dei genitori ma anche l’inarrestabile e incredibile entusiasmo dei bambini. Perché alla fine sono loro che sanno come ribaltare i pregiudizi e i falsi timori degli adulti.

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