Costantino Baratta ci accoglie con semplicità nella sua casa a Lampedusa. E’ ottobre 2015: ci sediamo su di un muretto nel cortile e incomincia il racconto di quel 3 ottobre del 2013, quando, dopo essere uscito per pescare, si trovò di fronte alla tragedia che costò la vita a 368 persone.
Costantino non si tirò indietro e quel giorno, insieme all’amico Onder, salvò la vita a molti naufraghi. Questa è la sua testimonianza.
Alla fine dell’intervista c’è spazio per il racconto della scoperta dei “Disegni della frontiera” e, in particolare, di uno che lo ritrae durante il salvataggio di Luam, l’ultima sopravvissuta alla tragedia.