La condanna del ricercatore Ahmadreza Djalali
09 febbraio 2017
Il ricercatore iraniano Ahmadreza Djalali ha vissuto tre anni a Novara, dove ha collaborato con l’Università del Piemonte Orientale; nell'aprile del 2016 è stato arrestato nel suo paese d'origine e incarcerato a Evin, a nord della capitale iraniana Teheran, con l'accusa sommaria di spionaggio, per la quale rischia la condanna a morte. Da dicembre il professore è in sciopero della fame per protesta, e la sua storia ha suscitato anche l’interesse di una parte della politica italiana.