Italia

Il silenzio come attesa di Dio

Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza
Salmo 62, 5  

Chi ha orecchi per udire oda
Matteo 11, 15

Ponti, non muri

Costruire ponti, non muri, anche con le parole. Nel Giorno della Memoria, e nell’ambito delle iniziative per i vent’anni di Articolo 21, l’associazione di giornalisti ha voluto ringraziare le realtà religiose che hanno contribuito alla Carta di Assisi.

Culto Evangelico, sommario puntata del 30 gennaio

Domenica 30 gennaio 2022 alle 6,35 del mattino sulle frequenze di Radio Uno Rai, nuovo appuntamento con il Culto Evangelico, la trasmissione curata dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Il titolo di questa puntata è "Un volto raggiante" da Esodo 34: 29-35. Predicazione a cura del pastore Georg Reider.

Il programma proseguirà con il notiziario dal mondo evangelico  e la segnalazione di alcuni appuntamenti. 

Salviamo il “muro saraceno” di Bobbio Pellice

Potenza dei “social”; poche settimane fa l’accompagnatrice naturalistica Emanuela Durand di Rorà ha segnalato la presenza sul versante sud dei monti di Bobbio Pellice, nei pressi della borgata Sarsenà di un vecchissimo muro, definito storicamente saraceno e meritevole di tutela.

Il cortocircuito della memoria

L’Olocausto non è mai un tema del tutto scollegato dall’attualità, in parte grazie a chi lavora per mantenerne la memoria, in parte a causa di chi la inquina nei modi più vari. Quest’anno la persecuzione operata dal regime nazista è un elemento presente già da diversi mesi nel discorso pubblico italiano (e non solo), ma non per la volontà di ricordare quanto accaduto. Si tratta invece di una narrazione che emerge da una parte del variegatissimo movimento di persone che si oppongono al green pass (e in generale alle limitazioni della libertà per precauzione sanitaria).

Giorno della Memoria: perché occorre preservare la sua unicità

In un’Italia che ha lasciato cadere quasi completamente le occasioni comuni di celebrazione civile, non ricordando più né il 2 giugno, né il 4 novembre e sempre meno anche il 1° maggio e il 25 aprile, il Giorno della Memoria resta un’occasione di pedagogia collettiva e impegno morale. È un dato di fatto, però, che proprio il suo successo, la grande quantità di eventi nelle scuole e nelle città, di articoli sui giornali e sui media, di prese di posizione politiche, ha creato intorno alla ricorrenza un clima di insoddisfazione e talvolta di aperto fastidio.

Giorno della memoria. Presidente Fcei Garrone scrive a Noemi Di Segni

Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) Daniele Garrone ha inviato oggi una lettera alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), Noemi Di Segni.

In occasione della “Giornata della memoria”, il presidente Garrone intende ribadire il comune impegno a «vigilare sulla diffusione dell’antisemitismo e dei pregiudizi che lo alimentano, lo tollerano o lo sottovalutano».

Odio e antisemitismo: non abbassiamo la guardia

La Giornata della memoria non deve rimanere una sorta di monumento isolato che si visita a scadenze annuali, ma deve ricordarci un impegno costante. Impegno, in primo luogo, a vigilare ogni giorno sulle manifestazioni del mai sopito antisemitismo, sul diffondersi delle parole d’odio, sul degrado del confronto pubblico tra posizioni e identità diverse.  

L’Evangelo è fondato sul sacrificio irripetibile di Cristo

La bontà del Signore è senza fine per quelli che lo temono, e la sua misericordia per i figli dei loro figli, per quelli che custodiscono il suo patto e si ricordano di mettere in pratica i suoi comandamenti
Salmo 103, 17-18

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno
Ebrei 13, 8

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