Cinema. Il Premio Wacc-Signis per i diritti umani a «Taxi» di Jafar Panahi
11 maggio 2015
Un film coraggioso, politicamente impegnato, pieno di umorismo e poesia. Per questo, e non solo, è andato a «Taxi» dell'iraniano Jafar Panahi (Iran 2014) il Premio per i diritti umani 2014 dell'Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (Wacc) e della sua consorella cattolica Signis. Il docufilm - vincitore nientemeno che dell'orso d'oro alla scorsa Berlinale - ha convinto la giuria ecumenica perché «promuove in modo inusuale e creativo il diritto umano a comunicare, sfidando la censura e rompendo i tabù del silenzio dentro e sull'Iran».