
La Consultazione di Londra chiede una risposta concreta delle chiese al conflitto ucraino
08 maggio 2015
L’incontro, organizzato dalla Società missionaria battista, ha visto la partecipazione di delegati di denominazioni, di organizzazioni cristiane e di agenzie umanitarie provenienti da tutta Europa
Più di 6.000 persone uccise e 1,2 milioni di sfollati interni nel corso dell’ultimo anno: in che modo la Chiesa globale deve rispondere al conflitto ucraino? Hanno provato a rispondere a questa domanda circa 60 delegati e osservatori che hanno partecipato alla Consultazione di Londra, un evento speciale organizzato dalla Società missionaria battista (Bms) e dalla Missione Eurasia lo scorso 28 aprile a Lambeth Palace, residenza ufficiale, a Londra, dell’Arcivescovo di Canterbury.
Presenti all’incontro delegati di denominazioni, di organizzazioni cristiane e di agenzie umanitarie provenienti da Ucraina, Russia, Regno Unito e da tutta Europa. Oltre ai delegati hanno partecipato anche degli osservatori, tra cui un certo numero di ministri battisti invitati dalla Bms.
Ci sono state quattro sessioni, dove i relatori hanno esplorato diversi aspetti erivanti dal conflitto: il concetto di “visione del mondo russo” e come certe ideologie al suo interno possono aver guidato l’attuale crisi in Ucraina; come i cristiani dovrebbero reagire alle esigenze umanitarie; le minacce alla religiosa libertà e ai diritti umani e lo sviluppo di un processo di riconciliazione; infine una plenaria sui temi della giornata.
Al termine della Consultazione, i delegati hanno firmato una risoluzione che invita la comunità cristiana mondiale e le agenzie umanitarie a riconoscere ciò che sta accadendo in Ucraina, e a sviluppare una risposta concreta a sostegno del popolo ucraino. Al momento della firma, il pastore David Coffey ambasciatore della Bms, il past. Yuri Sipko, ex presidente dell’Unione dei cristiani evangelici battisti della Russia, e il vescovo Mykhailo Panochko, presidente della Fede Evangelica di Ucraina, si sono presi per mano e ciascuno ha pregato nella propria lingua per l’Ucraina.
Commentando la Consultazione, il past. Tony Peck, segretario generale della Federazione battista europea (Ebf) ha detto: «La Conferenza è stata un’esperienza molto positiva che, tuttavia, ha evidenziato la situazione di conflitto difficile e impegnativo in Ucraina, soprattutto nel Donbass. Preparare fin d’ora la possibilità di una riconciliazione, in particolare tra le chiese di Ucraina e Russia, continuerà a essere una priorità dell’Ebf».
Fonte: BMS World Mission