Esteri

Oikocredit compie 40 anni

Fu il supporto alle chiese sconvolte dal conflitto in Vietnam da un lato e a quelle impegnate in Sud Africa a combattere l’apartheid dall’altro che spinse i rappresentanti del Cec, il Consiglio ecumenico delle chiese, a dare vita nel 1975 a Oikocredit, un sistema di finanziamento internazionale pensato per gestire parte dei capitali delle chiese membro del Cec, ideato per evitare azioni sporadiche e confuse, nel tentativo di dare organicità ed equilibrio alle azioni di sovvenzione che di volta in volta si fossero presentate.

Una donna a guidare la Chiesa anglicana in Quebec

Il nono vescovo anglicano di Montreal in Canada ha una caratteristica che lo contraddistingue dai suoi colleghi: è donna.

Mary Irwin-Gibson, 59 anni, nominata in giugno, è entrata in carica lo scorso 29 settembre e succede a Barry Clarke dimessosi per limiti di età.

Se la moschea è riservata alla donne

Di Trevor Grundy. Fonte Protestinter, traduzione Voce Evangelica

Una moschea destinata alle donne aprirà i battenti a Bradford. Lo ha annunciato il Consiglio delle donne musulmane. Situata nello Yorkshire, la città di Bradford ha conosciuto un forte sviluppo durante la rivoluzione industriale. Attualmente vi si trova una delle comunità musulmane più numerose dell'Inghilterra.

Yeb Saño: L' ABC (DEF) del cambiamento climatico

E' partito mercoledì da Roma il percorso italiano del “People's Pilgrimage”, la marcia verso la Conferenza Onu sul clima (Cop21) di Parigi (30 novembre-11 dicembre 2015). Il pellegrinaggio - a cui ha aderito anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) - è partito dalle Filippine ad opera dell'attivista per la giustizia climatica Yeb Saño che ieri pomeriggio, a Roma, ha presentato l'iniziativa durante un incontro interreligioso tenutosi in piazza San Giovanni, davanti all'ingresso principale della basilica.

La risposta delle chiese ungheresi alla crisi migratoria

Rappresentanti delle maggiori organizzazioni ecumeniche internazionali hanno visitato l’Ungheria nei giorni scorsi per sollecitare sforzi ancora maggiori in supporto ai rifugiati in Europa e nel Medio Oriente.
Emerge un quadro in cui il buon cuore di molti volontari legati ad organizzazioni religiose va a sopperire la mancanza di linee guida da parte del mondo politico locale capace di proporre solo una logica di chiusura, e serve a sopperire un atteggiamento spesso prudente dei stessi vertici delle chiese magiare.

La “legge nera” colpisce ancora

La comunità cristiana di Gujrat, una provincia dello Stato del Punjab (in Pakistan), è pronta a scendere in piazza a difesa di quattro fedeli in carcere con l’accusa di blasfemia, e che rischiano di essere uccisi nel contesto di un omicidio extragiudiziale. Domenica 4 ottobre tutte le chiese della città, anche quelle cattoliche, scenderanno in piazza per difendere la vita del pastore Aftab Gill, del fratello Unatan Gill e di altri due fedeli in carcere con l’accusa di aver violato la “legge nera” e in attesa di processo.

Inedita alleanza tra ebrei e musulmani a difesa di interessi comuni in Europa

E’ nato a Vienna ai primi di settembre il Muslim-Jewish Leadership Council (Mjlc). Scopo del neonato Consiglio composto da una decina di rabbini e muftì, leader ebrei e musulmani, è in primo luogo quello di difendere i propri diritti alla libertà religiosa nei confronti delle istituzioni europee e dei governi dell’Unione europea (Ue).

Nuovi scontri in Centrafrica

In sole 24 ore sono stati registrati più di cento feriti e 21 morti, ma il numero delle vittime non è purtroppo definitivo. Questo è il bilancio degli ultimi tragici scontri a Bangui, capitale del Centrafrica, dove da giorni si combatte per le strade, in una recrudescenza delle ostilità fra musulmani e cristiani che da due anni infiamma il Paese. La scintilla è stata, venerdì scorso, l'uccisione di un giovane conducente di taxi musulmano, che ha portato a dure rappresaglie nei quartieri cristiani della città.

I cristiani nepalesi temono la nuova Costituzione

Il Parlamento del Nepal ha approvato lo scorso 17 settembre a grande maggioranza la nuova Costituzione (507 voti favorevoli, 25 contrari), frutto di quasi otto anni di lavoro, che stabilisce che il popolo è sovrano e che il Paese è ufficialmente una repubblica.

Nella nuova Costituzione, che dispone un sistema federale invece del preesistente Stato centralizzato e che introduce il sistema proporzionale nelle elezioni, è stato introdotto un articolo che considera illegale la conversione da una religione ad un’altra.

“Leggi a difesa della razza e della religione” in Myanmar

Fonte: Notizie Avventiste/ANN 

Conosciute come “leggi a difesa della razza e della religione”, i quattro provvedimenti regolano la monogamia, la conversione religiosa, il matrimonio misto e il controllo delle nascite. Secondo i legislatori, hanno lo scopo di incoraggiare il modo di vivere del Myanmar e di proteggere i propri cittadini.

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