Esteri

1517-1817-2017, fra Riforma e risveglio

Il 1517 accompagna da alcuni mesi la vita delle chiese protestanti; essendo quella esperienza spirituale all’origine della nostra confessione è doveroso per noi prendere piena coscienza dei suoi valori fondamentali. C’è però nella storia del protestantesimo un altro movimento assai più prossimo cronologicamente e spiritualmente, quello che conosciamo come Risveglio.

Simboli religiosi e discriminazione

«Sì al divieto di indossare il velo sul posto di lavoro»: la scorsa settimana i quotidiani italiani hanno riassunto in modi simili a questo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha stabilito che non è discriminatorio proibire di indossare visibilmente, sul lavoro, simboli politici, religiosi e filosofici se una norma interna all’azienda lo prevede.

Il linguaggio dell’arte fra le lingue dello Spirito

Ci sono vari ministeri nella chiesa. Conosciamo tutti il ministero della Parola, cioè, quello della predicazione. Poi c’è il ministero della consolazione e dell’insegnamento. Chiamerei però anche l’amministrazione e la manutenzione dei nostri locali un ministero. E sicuramente ce ne sono ancora tanti altri. Ultimamente ne ho conosciuto uno nuovo, uno sconosciuto alle nostre chiese.

Kek: «Quale futuro per l’Europa?»

I membri della Conferenza delle chiese europee (Kek) si sono incontrati il 16 e 17 marzo a Reykjavik, in Islanda, per la prima (di una serie) sessione di lavori in vista della Quindicesima Assemblea Generale della Kek che si terrà a Novi Sad, in Serbia, nel giugno 2018.

«Quelli dibattuti sono stati contributi importanti alla discussione sul futuro dell’Europa», si legge nel comunicato diramato dalla Kek.

«Tutti noi»

Fece il giro del mondo la storia dell’attacco ad un autobus, avvenuto nel nord-est del Kenia, non lontano dal confine con la Somalia, ad opera di un gruppo di estremisti, durante il quale i passeggeri musulmani si rifiutarono di separarsi dai cristiani, salvando loro la vita.

Oh, che bel muro

Albert Speer, architetto personale di Hitler e realizzatore di grandi progetti e operazioni urbanistiche come espressione degli ideali del nazionalsocialismo, era chiamato l'architetto del diavolo. Non credo che il diavolo c'entri con Trump e con la sua idea di un muro più efficace per la protezione dai narco-tafficanti e dall'immigrazione clandestina. A voler erigere barriere insormontabili non sono leader pazzi o dittatori di paesi tribali, o partiti unici al potere.

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