Esteri

Francia. «Vivere insieme la libertà di coscienza»

Oltre 3,5 milioni di persone a Parigi e nelle grandi e medie città di Francia, una cinquantina di capi di Stato e di governo che sfilano in piazza della Repubblica, responsabili cristiani, ebrei e musulmani fianco a fianco: la marcia organizzata domenica 11 gennaio in memoria dei 17 giornalisti, poliziotti e clienti di un negozio kosher assassinati la settimana scorsa da terroristi islamisti è stato, per la Francia come per il mondo, un raro momento di unità e di solidarietà.

Cresce la persecuzione dei cristiani nel mondo

È stata pubblicata giorni fa la World Watch List 2015 che elenca i primi 50 paesi dove i cristiani vengono maggiormente perseguitati. La Lista, che copre il periodo che va dal 1 novembre 2013 al 31 ottobre 2014, è compilata da analisti di Open Doors, organizzazione cristiana interdenominazionale presente in vari paesi del mondo. Secondo i dati forniti, cresce la persecuzione dei cristiani nel mondo soprattutto in alcune regioni dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa Subsahariana.

Ancora tensioni fra Russia e Unione Europea

Si accentua l’isolamento internazionale della Russia di Vladimir Putin. Anche un momento universale di memoria, la commemorazione dei caduti nei campi di sterminio durante il delirio nazista, il prossimo 27 gennaio ad Auschwitz, diventa un momento divisivo, segnale delle tensioni che corrono nel cuore dell’Europa in questo inizio di millennio.

Anche il Cec ragiona su libertà di espressione

Anche il Consiglio Ecumenico delle Chiese si è riunito per riflettere sull’idea di libertà di stampa e su suoi eventuali limiti. Lo ha fatto organizzando un forum a Ginevra domenica scorsa, 12 gennaio. I vari interlocutori, da Theodore Gill a George Lemopoulos a molti altri, hanno ragionato sulle correlazioni fra libertà di espressione e i valori delle varie confessioni, e sul ruolo che le chiese possono assumere in tema di comunicazione.

Tragedia senza fine in Nigeria

Continuamente da aggiornare il dizionario dell’orrore in Nigeria. I guerriglieri del gruppo Boko Haram stanno intensificando i raid di morte nella zona nord del paese, e per condurre in porto il proprio folle disegno non esitano ad utilizzare ogni espediente. Ora è il turno dei bambini riempiti di esplosivo e inviati a morire come inconsapevoli kamikaze, in mezzo alla folla, con l’obiettivo di eludere i controlli e mietere il maggior numero di vittime possibile.

Chiesa cristiana in Turchia

In Turchia i cristiani sono un numero esiguo, circa 150 mila su una popolazione di 76 milioni di abitanti, pressoché totalmente musulmani. Quasi la metà di questi appartengono alla Chiesa Apostolica armena, mentre circa 50 mila sono i cattolici divisi fra latini, armeni, caldei e siro-cattolici. E saranno proprio i fedeli di quest’ultima confessione a potere veder sorgere una nuova chiesa per il proprio culto.

Innanzitutto cittadini

«La Francia è stata colpita al cuore della sua natura laica e della sua idea di libertà», ha scritto su Le Monde, all’indomani dell’attentato contro Charlie Hebdo, il noto sociologo e filosofo francese Edgar Morin.

A proposito di Charlie

La strage al settimanale Charlie Hebdo è una tragedia dalle molte facce che rischia di fare troppe vittime. Le prime sono i giornalisti, i vignettisti e i poliziotti caduti sotto il fuoco della follia integralista degli attentatori. Poi i familiari, che piangono i loro parenti uccisi brutalmente. Poi i musulmani di tutto il mondo, che sull’onda dello sdegno e della paura che sta montando, rischiano in quanto tali di essere assurdamente equiparati ai terroristi e di farne le spese ingiustamente.

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