Esteri

La comunità internazionale ignora le violenze in Nigeria

Fa sentire con forza la propria voce Samson Ayokunle, presidente della Convenzione Battista nigeriana (Nbc), la più grande organizzazione africana membro dell’Alleanza battista mondiale (Bwa) che conta 3,5 milioni di fedeli e circa 10.000 chiese, che ha criticato la comunità internazionale di ignorare la violenza terroristica e gli attentati avvenuti nel Paese dell’Africa occidentale.

Manifestazioni anti francesi in Niger

E' probabilmente il Niger il paese che sta vivendo le giornate più difficili dopo l'attentato di Parigi alla redazione del settimanale Charlie Hebdo e al supermercato ebraico Kosher. L'ex colonia francese, indipendente dal 1960, ma con relazioni ancora molto strette con Parigi (il presidente Mahamadou Issoufou ha partecipato alla marcia contro il terrorismo di domenica scorsa) è attraversata da nord a sud da ondate di protesta che hanno preso di mira soprattutto le chiese cristiane.

Solidarietà del moderatore della Tavola valdese ai protestanti francesi

Il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, ha scritto al pastore Laurent, per esprimergli solidarietà in seguito all'attacco terroristico al giornale satirico Charlie Hebdo. «In questo momento difficile per la Francia - scrive Bernardini - i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti alle vittime dell'attentato e al popolo francese».

Georges Meyer riceve la legion d’onore

E’ la prima volta per gli evangelici tzigani. Georges Meyer, figura emblematica di questa comunità, ha ricevuto mercoledì 14 gennaio la legion d’onore dalle mani del ministro dell’Interno incaricato dei culti Bernard Cazeneuve. A 73 anni, il “pastore Jimmy”, sebbene sconosciuto al grande pubblico, è il carismatico presidente della missione evangelica degli tzigani di Francia, chiamata anche “Vita e luce”.

Addio religione nella tv, siamo inglesi

Le manifestazioni di fede così come la vita delle comunità credenti sono quasi scomparse dal piccolo schermo britannico, sia nella rete pubblica (Bbc) sia in quelle commerciali. Fanno eccezione, in questo orizzonte secolarizzato, le televisioni d'ispirazione evangelica come la «Trinity Broadcasting Network». Già disponibile via cavo e satellite, ha cominciato a trasmettere anche in digitale terrestre.

Potenziare la collaborazione per costruire la pace

Nel comune riconoscimento che, in un mondo sempre più confrontato con i conflitti alimentati dalla religione, è necessario promuovere il dialogo interreligioso, il 13 gennaio scorso il segretario generale e alcuni funzionari del Centro internazionale per il dialogo Inter-religioso e interculturale «Re Abdullah Bin Abdulaziz» (Kaiciid) hanno visitato gli uffici del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) a Ginevra (Svizzera), e hanno incontrato il segretario generale del Cec, rev. Olav Fykse Tveit.

La condivisione comunitaria non ha confini

La prima valigia è stata preparata. Stivali pesanti, sciarpe che coprono la faccia, qualche sermone in inglese, una chiavetta con una presentazione powerpoint sulla vita della chiesa di Angrogna e qualche pacchetto di caffè. La pastora Daniela Di Carlo è partita qualche giorno fa e arrivata a destinazione, a Chicago. Starà nella “città ventosa” per due mesi interi. Ospitata da una signora, membro della Presbyterian Church del quartiere Edgewater, una chiesa multiculturale.

Lo humour più forte del buio

Antoine Nouis direttore di Réforme, settimanale del mondo protestante francese, ha scritto un breve editoriale a seguito dell’attentato parigino. Ci pare corretto riportare il testo, del giornale nostro «cugino» d’oltr’Alpe.

Liberia. Progetto a favore di 600 sopravvissuti al virus ebola

Nel periodo delle feste di fine anno l’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (Adra), in collaborazione con una chiesa locale a Monrovia, in Liberia, ha realizzato il progetto «Ebola Christmas and New Year’s» che è consistito nella distribuzione di provviste a 600 sopravvissuti al virus ebola. Secondo l’agenzia di stampa liberiana Daily Observer, sono stati distribuiti prodotti alimentari, cloruro e materassi per un valore di circa 110 mila dollari.

Tags:

La doppia morale saudita

Ancora restrizioni alla libertà di stampa. Questa volta ci spostiamo in Arabia Saudita per parlare della storia di Raif Badawi, blogger saudita detenuto dal giugno 2012 nel carcere di Briman, a Gedda. Sulla sua testa pesa una condanna a dieci anni di prigione, mille frustate e una multa di un milione di rial, equivalente a circa duecentomila euro. Il 9 gennaio sono iniziate le pubbliche flagellazioni, davanti alla moschea di Gedda, al termine della preghiera, e davanti a numerosissimi fedeli e passanti.

Pagine

Abbonamento a RSS - Esteri