Esteri

Quale libertà religiosa dei bambini?

«Le pratiche religiose dei bambini e delle loro famiglie vanno rispettate»: lo ha detto lo scorso 23 ottobre all’Assemblea generale dell’ONU a New York Heiner Bielefeldt, professore per i diritti umani presso l’Università di Erlangen-Norimberga, da diversi anni Special Rapporteur dell’ONU per la libertà religiosa e di coscienza. Suona come un monito, il suo ultimo rapporto incentrato sui diritti del fanciullo e dei suoi genitori in tema di libertà religiosa o di coscienza.

Lì dove non c'è futuro

In estate il lungomare della città libanese di Saida, che abbiamo imparato a conoscere nei libri di storia come l’antica città fenicia di Sidone, è pieno di turisti che passeggiano lungo le strade e popolano i numerosi locali e le pasticcerie del centro, in un’area che va dal Castello del Mare, che si affaccia sulla città vecchia, fino allo stadio cittadino, costruito praticamente sul mare a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila.

Luce sulla Tunisia

Un museo fantasma: questo è diventato il Bardo di Tunisi, il più grande della Tunisia, dopo l'attentato dello scorso marzo – 21 vittime, a cui si sono aggiunti altri 38 morti in luglio per l'attacco dell'Isis sulla spiaggia de la Sousse. E' un momento critico per il paese, che sta attraversando una delicata fase nel cammino verso la democrazia, dopo l'elezione a presidente della repubblica di Beji Caïd Essebsi e l'entrata in vigore della nuova costituzione condivisa da tutte le forze politiche.

Crisi migratoria in Europa. Il ruolo delle chiese e dei leader religiosi

In tema di politiche migratorie come possono le chiese in Europa parlare con “una sola voce”? Dall’acutizzarsi nelle scorse settimane dei flussi migratori verso l’Europa numerose sono state le prese di posizione delle chiese e dei leader religiosi a favore di un’accoglienza dignitosa dei profughi che a migliaia scappano da guerra e persecuzione. Ma come fare pressione in modo organico sui decisori politici e sui singoli governi?

COP21. 154 leader religiosi di tutto il mondo lanciano un appello per la giustizia climatica

«La COP21 offre un’occasione unica per contribuire al bene comune dell’umanità»: 154 leader religiosi di diverse fedi e di una cinquantina di paesi, in occasione dell’ultima riunione preparatoria dei delegati Onu a Bonn (Germania) in vista della Conferenza delle parti sul clima (COP21) in agenda a Parigi ai primi di dicembre, hanno lanciato un appello ai decisori politici per ricordare le loro responsabilità.

Cristiani divisi alla mensa di Gesù

(Paolo Tognina) Negli ultimi anni si sono moltiplicate le voci di coloro i quali ritengono che tra cattolici ed evangelici siano maturi i tempi per forme di ospitalità eucaristica che escano dalla clandestinità nella quale sono state tenute finora. In Svizzera, nell'estate del 2014, questa convinzione ha portato un gruppo di pastori riformati e sacerdoti cattolici, riuniti nell'associazione Symbolon, ad annunciare pubblicamente di volere celebrare insieme l'eucaristia o cena del Signore in occasione di una cerimonia ecumenica pubblica a Gfen, nel Canton Zurigo.

La via di Rabin

Sono passati vent’anni dall’assassinio di Yitzhak Rabin, primo ministro israeliano dal ’92 al 4 novembre ’95, quando fu ucciso da un ebreo ortodosso, Yigal Amir, contrario agli accordi di Oslo del ’93. Figura di spicco nella storia dello Stato di Israele, Rabin si è speso tutta la vita senza riserve per la pace fra israeliani e palestinesi.

Ultimatum ai rifugiati di Saint-Laurent

E alla fine è arrivato l'ultimatum: fuori tutti dalla chiesa di Saint-Laurent entro sabato mattina 31 ottobre alle ore 8.

Losanna, centro città: qui si trova la chiesa riformata, ricostruita nel 1716 su fondamenta medioevali, che ai giorni nostri è stata riconosciuta come patrimonio culturale elvetico.

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