Crisi migratoria in Europa. Il ruolo delle chiese e dei leader religiosi
29 ottobre 2015
A Monaco di Baviera una consultazione ecumenica, da Zurigo un appello interreligioso
In tema di politiche migratorie come possono le chiese in Europa parlare con “una sola voce”? Dall’acutizzarsi nelle scorse settimane dei flussi migratori verso l’Europa numerose sono state le prese di posizione delle chiese e dei leader religiosi a favore di un’accoglienza dignitosa dei profughi che a migliaia scappano da guerra e persecuzione. Ma come fare pressione in modo organico sui decisori politici e sui singoli governi? Oggi, giovedì 29 ottobre, a Monaco di Baviera si tiene una consultazione proprio su questo tema con la partecipazione di 35 esponenti di chiese – luterani, ortodossi, cattolici, riformati, metodisti e altri – e di organizzazioni ecumeniche e umanitarie di 20 paesi europei, nonché di esponenti del Medioriente e dell’Africa.
Su invito di Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) – reduce da una visita di solidarietà ai profughi in Grecia – e di Heinrich Bedford Strohm, vescovo luterano della Baviera e presidente della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), i convenuti cercheranno di capire come i cristiani di diverse chiese in Europa, Medioriente e Africa, possono contribuire nell’affrontare le sfide cui sono sottoposti sia i profughi, sia la popolazione che li accoglie, non senza dimenticare la dimensione globale della questione: «La situazione richiede azione e riflessione da parte delle chiese. Non è un tema soltanto europeo: i profughi vanno inseriti in un contesto persistente di guerra e di crisi umanitaria in Siria e in Iraq, non senza dimenticare la crisi economica, politica e di sicurezza in corso in Africa». Dall’Italia parteciperanno Paolo Naso della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), responsabile per le relazioni internazionali del progetto Mediterranean Hope, e Marco Gnavi della Comunità di Sant’Egidio. L’incontro – a porte chiuse – si concluderà con una conferenza stampa.
Il tema della crisi migratoria è stato anche al centro dello scorso Comitato esecutivo del Consiglio europeo dei leader religiosi (Eclr) affiliato all'organizzazione mondiale “Religions for Peace”, tenutosi il 19 e 20 ottobre a Zurigo (Svizzera). Esprimendo forte preoccupazione per l’escalation dei combattimenti in Siria e nei paesi confinanti, gli esponenti cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, induisti, sikh e zoroastriani dell’Eclr hanno lanciato un appello a favore di un’accoglienza dignitosa dei profughi che giungono in Europa. In particolare hanno chiesto agli Stati balcanici di cooperare in questo sforzo europeo e di facilitare il transito dei profughi, in modo che possano raggiungere in sicurezza e senza impedimenti i paesi disposti ad accoglierli. L’appello si estende anche alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite, affinché si lavori seriamente ad una soluzione diplomatica e pacifica della crisi mediorientale.