Esteri

Le vittime più giovani del conflitto

All’età di 12 anni, Besna ha già imparato cosa significa perdere la casa. «Mi mancano i miei libri e le mie cose, i videogiochi e il mio computer portatile», dice la ragazza. «A casa, potevo andare a giocare con i miei amici. Ma qui non ho casa, e non so dove sono i miei amici. Ho sentito dire che uno di loro ora vive in Francia ».

Stato di emergenza e articolo 16: perché Hollande vuole mettere mano alla Costituzione?

Il Capo di stato francese François Hollande ha evocato lo scorso lunedì, davanti al parlamento convocato a Versailles, una vasta revisione della carta costituzionale per «per permettere ai poteri pubblici di agire conformemente allo stato di diritto contro il terrorismo». Le misure, dettate dall’onda emotiva dei drammatici attentati di Parigi dello scorso 13 novembre, avranno una serie di ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini e di chi deciderà di visitare il paese nei prossimi mesi.

Niente Padre Nostro al cinema

Una pubblicità della Chiesa d’Inghilterra sulla preghiera del Padre Nostro destinata ai cinema inglesi non è stata diffusa nelle principali sale del paese. Il contenuto religioso dell’annuncio potrebbe urtare gli spettatori, questa la spiegazione data dalle tre principali catene di cinema della Gran Bretagna, che controllano l’80% degli schermi del paese.

Mai stampate tante bibbie come nel 2014

Traduzione Claudio Geymonat da protestinfo.ch

Le società bibliche attive in più di 200 nazioni hanno distribuito lo scorso anno 33,9 milioni di bibbie e 428,2 milioni di testi ad esse correlate (nuovi testamenti, vangeli, o estratti di altre parti). Una crescita del 6% rispetto al 2013 e del 14% rispetto al 2010.

Sono dati resi noti dall’Alleanza biblica universale all’interno del consueto rapporto annuale.

Nuova offensiva dello stato turco contro il Kurdistan

15 novembre 2015: una donna curda, Selamet Yeşilmen, incinta e madre di cinque bambini, è stata assassinata mentre stava scendendo le scale dal secondo piano per raggiungere il giardino con le figlie Sevcan e Fikret (rispettivamentedi 13 e 14 anni). Un Cobra blindato posizionato davanti alla loro casa in via Fırat Başyurt – Çağçağ, ha sparato contro di esse. Selamet Yeşilmen è morta sul colpo mentre le due ragazze sono rimaste gravemente ferite.

Dar voce sulla scena mondiale alle comunità locali

Mesi fa la Federazione luterana mondiale (Flm) aveva presentato due relazioni sulla situazione dei diritti umani in Myanmar e del Nepal, in vista della Revisione periodica universale (Upr), un meccanismo del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite (Unhrc) volto ad esaminare la situazione dei diritti umani in ciascuno dei 193 stati membri delle Nazioni unite. L’esame ha una cadenza ciclica di quattro anni e mezzo. Partecipano al processo anche le Organizzazioni non governative che presentano documenti con informazioni aggiuntive, i cosiddetti rapporti paralleli.

Il Senegal vieta il burqa

Traduzione da La Croix

L’uso del burqa è ora illegale in Senegal, paese considerato islamico moderato. La decisione del governo allinea la nazione del corno d’Africa al Ciad, Camerun e Gabon che già hanno adottato un simile provvedimento.

Le autorità hanno comunicato le nuove direttive direttamente alle amministrazioni territoriali, governatori di regione e prefetti, e ai servizi di sicurezza perché vigilino sull’immediata esecutività.

Breve dichiarazione di fede della Comunione messicana delle Chiese riformate e presbiteriane (Cmirp)

Il 28 di ottobre del 2012 nella cappella della Chiesa anglicana presso la “Comunidad Teológica” di Città del Messico nasceva la “Comunión Mexicana de Iglesias Reformadas y Presbiterianas” (Cmirp), a seguito di una scissione dalla Chiesa presbiteriana nazionale dovuta in primis alla non volontà della seconda di procedere all’ordinazione di donne pastore.

Svizzera: informazione religiosa a rischio

Rischiano di scomparire i contenitori di informazione religiosa radiofonica e televisiva della Radiotelevisione Svizzera romanda (RTS). La decisione della direzione della RTS, arrivata ieri in modo del tutto inaspettato, è da ricondurre alla necessità di ridimensionare l’azienda di servizio pubblico svizzera, come previsto recentemente dal Tribunale federale. Dal 2017 la mannaia si abbatterà pesantemente sulle trasmissioni radiofoniche e televisive della redazione ecumenica “RTSreligion”, che vedranno tagliati i propri fondi del 50%.

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