Esteri

Grecia, l’austerità non basta

Lunedì 20 febbraio la Grecia è tornata sulle pagine di molto giornali italiani: l’allarme lanciato dalle istituzioni economiche europee a proposito dell’esaurimento della liquidità nelle casse di Atene a partire da luglio ha fatto pensare a un improvviso peggioramento delle condizioni economiche. Lo stesso giorno i rappresentanti dell’Eurogruppo, cioè i ministri delle Finanze dei Paesi che adottano l’euro, si sono accordati con il Fondo monetario internazionale per far sì che torni in Grecia una missione congiunta dei creditori, assente da circa un anno.

Bocciata (ancora) la distruzione di una moschea in Francia

La corte d’appello di Aix-En-Provence, nel sud della Francia, ha esaminato nei giorni scorsi il dossier relativo alla controversa questione della moschea di Fréjus, comune di 50 mila abitanti in Costa Azzurra, al centro di un braccio di ferro fra la locale comunità musulmana e il sindaco della cittadina, il trentenne David Rachline, astro nascente della politica nazionale, più giovane senatore mai eletto al parlamento francese, uomo forte del Front National di Marine Le Pen, cui è uno dei consiglieri più prossimi.

Crisi interna alla Chiesa ortodossa siriaca

Ignazio Aphrem II, Patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, è stato accusato di «tradimento della fede» da sei metropoliti per aver definito il fondatore dell’Islam «il profeta Maometto» e per aver sollevato il Corano in segno di rispetto nel corso di un incontro interreligioso. I sei hanno affermato che il loro primate non merita più il titolo di «difensore della fede», avendo seminato dubbi nei cuori dei credenti con le dichiarazioni e le azioni che sono «in contrasto con gli insegnamenti di Gesù Cristo, secondo il suo santo Vangelo».

Boom di iscritti musulmani alle scuole anglicane

I genitori di religione musulmana stanno scegliendo in maniera crescente per i loro figli le scuole confessionali della Chiesa d’Inghilterra «in quanto ritengono che esse siano in grado di preparare meglio i giovani alla vita nel moderno Regno Unito». Sono parole del reverendo Nigel Genders, capo dell’ufficio Educazione della denominazione anglicana, che prosegue affermando: «nel mezzo di un aumento dei crimini d’odio e delle tensioni razziali e culturali la chiesa offre una formazione in cui non sono necessari passaporti nè documenti simili».

La Bosnia-Erzegovina riapre la discussione sul genocidio degli anni Novanta

La Bosnia-Erzegovina si trova di fronte al rischio di una nuova crisi nei rapporti con la vicina Serbia: venerdì 17 febbraio, infatti, il presidente del Paese, Bakir Izetbegovic, ha detto che intende ricorrere in appello contro una decisione della Corte internazionale di giustizia, con sede a L’Aja, che nel 2007 aveva stabilito che non ci fossero prove sufficienti per dimostrare una diretta responsabilità del governo serbo negli atti di pulizia etnica compiuti durante la guerra degli anni Novanta.

Parlare di morte a cena

Apro l’ordine del culto e mi cade tra le mani un annuncio particolare. È un invito a una cena durante la quale si sarebbe parlato della morte. Mi trovo nella First Presbyterian Church di Libertyville, nei pressi di Chicago, Usa. È l’inizio del mio soggiorno con il programma Effe, una bella opportunità di formazione in America per i pastori delle nostre chiese in Italia. La chiesa a Libertyville è molto grande e attiva e noto subito che non sono l’unica incuriosita di fronte a un tale annuncio.

Prospettive future e nuove collaborazioni fra Kek e Ccee

E’ in corso a Parigi una due giorni di incontri fra i vertici della Conferenza delle chiese europee (Kek) e il Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Si tratta di un incontro congiunto, con cadenza annuale, che dal 1972 vede dialogare la Kek, che raggruppa la maggior parte delle chiese protestanti del vecchio continente, con il Ccee, organismo cattolico che riunisce i vescovi delle 33 conferenze episcopali d’Europa.

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