Esteri

Chiusura in grande stile dell’anno della Riforma in Francia

Festa, dibattiti musica e un culto finale con oltre otto mila presenti. Si è chiuso in grande stile in Francia l’anno dedicato alle celebrazioni della Riforma protestante, presentata in tutte le sue forme e derivazioni.

«Eravamo tutti così felici che nessuno voleva lasciare il palazzo delle feste, tutti volevano sentire ancora il coro per un’ultima canzone» commenta entusiasta il pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia. Un coro composto da mille voci, un imponente effetto sonoro e scenografico.

Egitto. Chiuse tre chiese cristiane copte

Dopo la chiusura di alcune chiese avvenuta nelle ultime settimane, i cristiani copti del sud dell’Egitto hanno rinnovato l’appello alle autorità locali affinché si ponga fine alla discriminazione di cui sono oggetto da diversi anni.

In una dichiarazione rilasciata sabato scorso dalla diocesi di Minya, si dà notizia della chiusura da parte delle autorità locali di due chiese dislocate in due diversi villaggi nella provincia meridionale di Minya.

Libertà e giustizia per Nuriye Gulmen e Semih Ozakca

Come ci aspettava, a Nuriye Gulmen è stato impedito di prendere parte anche alla terza udienza del processo del 20 ottobre. Ufficialmente perché “le sue attuali condizioni fisiche non lo consentono”.

Tre giorni prima la Commissione giudicante si era recata a chiederle una sua deposizione per registrarla e metterla agli atti, ma Nuriye si è rifiutata di rispondere in tale maniera alle accuse (comprese le nuove emerse grazie alle discutibili dichiarazioni di un ex militante) pretendendo di farlo di persona in tribunale.

Settimana della Riforma in Svezia

La Chiesa di Svezia commemora il 500° anniversario della Riforma con una settimana di celebrazioni in cui si svolgeranno culti, verranno presentate nuove composizioni musicali e si terranno conferenze che metteranno in evidenza la rilevanza storica e attuale della Riforma.

Corsi e concorsi nelle scuole. L’acqua nella Bibbia

Prosegue per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra il Servizio Istruzione ed Educazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e l’Associazione Biblia - Associazione laica di cultura biblica nell’ambito del programma “Bibbia e scuola”. Scopo principale del programma è promuovere una maggiore conoscenza dei testi della Bibbia nella scuola italiana in una prospettiva culturale, laica e interdisciplinare per avvicinare i ragazzi alla lettura dei testi biblici in rapporto al contesto in cui vivono.

Protestanti in festa in Francia

Si tiene dal 27 al 29 ottobre in Francia il grande raduno nazionale “Protestants en Fête” (Protestanti in festa), sul tema della fratellanza; giunto alla sua terza edizione, quest’anno coincide con il Cinquecentesimo anniversario della Riforma e vede coinvolte la Federazione protestante di Francia (Fpf), le Chiese luterano-riformate e dell’Alsace-Moselle e altre Chiese evangeliche. Attesi migliaia di partecipanti. Sono circa 2 milioni in Francia le persone che si dichiarano protestanti, rappresentando la terza religione del Paese.

Cristiani ed ebrei britannici festeggiano 75 anni insieme

Il 1 ottobre 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, il Times pubblicava la notizia della fondazione del Consiglio ebraico-cristiano (Council of Christians and Jews - Ccj), per iniziativa dell’arcivescovo di Canterbury William Temple e del rabbino capo delle Congregazioni ebraiche dell’impero britannico, Joseph Hertz, insieme ad altri leader cristiani quali il moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, il moderatore del Consiglio federale delle chiese libere (che riunisce diverse chiese che non fanno parte della chiesa ang

Le chiese europee in campo per i giovani croati e serbi

Lo scorso 19 ottobre la Kek, la Conferenza delle chiese europee, è stata ospite del Parlamento europeo a Bruxelles per lanciare il video intitolato “Standing up for minorities” alla presenza di molti giovani serbi e croati, oltre a vari ospiti internazionali. La presenza delle ragazze e dei ragazzi delle due nazioni nate dalla disgregazione della Jugoslavia non era ovviamente casuale. Il film esplora infatti la situazione delle minoranze religiose e etniche in Serbia e Croazia, laddove la guerra civile ha lacerato relazioni e convivenze.

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