Esteri

Filippine, bombe nella cattedrale

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) ha condannato l’attacco avvenuto domenica scorsa in occasione della messa domenicale nella cattedrale cattolica Nostra Signora del Monte Carmelo, nell’Isola filippina meridionale di Jolo (a sud del Paese nella regione del Mindanao) e nel quale 20 persone hanno perso la vita a causa dello scoppio di due ordigni utilizzati. Gli attacchi hanno causato la morte di almeno 15 civili e cinque soldati secondo le informazioni della polizia e altre 77 persone sono rimaste ferite.

Polonia. Le chiese chiamano a una trasformazione dei cuori

In riferimento ai fatti di Danzica dello scorso 14 gennaio e all’uccisione di Pawel Adamowicz, sindaco della città polacca, l’agenzia stampa Nev – Notizie evangeliche ha intervistato la luterana Agnieszka Tarnogórska, portavoce della Chiesa evangelica della Confessione di Augusta in Polonia.

Signora Tarnogórska in che modo la società polacca ha vissuto la situazione che si è creata in seguito all’assassinio di Pawel Adamowicz?

La speranza nonostante tutto

La celebre cantante e attrice tedesca Ute Lemper torna in Italia con due eccezionali concerti il 31 gennaio a Torino e il 1° febbraio a Cuneo, organizzati dal Consiglio regionale piemontese e  incentrati proprio sulla musica dei lager recuperata dal maestro Lotoro, intervistato oggi da Riforma. Le abbiamo rivolto alcune domande:

- Le canzoni dell'Olocausto. Perché questa sfida nella sua carriera?

Il caso Kaufmann

«Mia moglie Martha per un certo periodo ha allevato dei canarini. Ce n’era uno, in particolare, a cui era molto affezionata: era bello, forte, socievole: il signore indiscusso della piccola comunità di volatili […] Ma un giorno si ammalò molto gravemente, perse la sua baldanza, e gli altri uccelli, mentre si spegneva, facevano a gara nello scacciarlo e beccarlo. E ricordo come il più accanito, tra questi, fosse uno dei suoi figli…».

Le donne di Ravensbrück

Nel 1948 la giornalista e scrittrice tedesca Margarete Buber-Neumann scrisse il libro tradotto e pubblicato in italiano nel 1994 con il titolo Prigioniera di Stalin e Hitler. In tale documento autobiografico, l’autrice descrisse un’esperienza singolare che la vide protagonista fra gli anni 1938 e 1945. Dopo l’arresto a Mosca di suo marito, dirigente del Partito comunista tedesco caduto in disgrazia, l’autrice moglie di un «nemico del popolo» fu condannata alla «rieducazione» in un campo di lavoro siberiano.

Franco Cfa: una moneta alla radice dei mali d’Africa?

La politica italiana ha scoperto il franco CFA quasi all’improvviso, riversando sulla valuta comune a quattordici paesi dell’Africa subsahariana le responsabilità delle migrazioni verso l’Europa e puntando il dito verso la Francia, che la gestisce sin dalla sua istituzione.

«Esaminate ogni cosa, mantenete ciò che è buono»

Poche settimane prima di Natale lo scienziato cinese He Jankui ha affermato di aver contribuito a dare alla luce i primi bambini geneticamente modificati utilizzando tecniche di modifica del genoma. Secondo la sua testimonianza, ha modificato il materiale genetico degli embrioni per renderli resistenti all'infezione da HIV.

Il risultato è stata la nascita di due gemelli. Anche se questa notizia non è stata ancora confermata dalla comunità scientifica internazionale, la reazione in tutto il mondo è stata di indignazione.

Cara Leyla, ti scrivo...

E' dal giorno 8 novembre dell'anno scorso che la prigioniera politica Leyla Guven - deputata curda e militante femminista – è in sciopero della fame illimitato.

Fate bene i vostri conti e potrete rendervi conto di quanto ormai la sua stessa vita (per non parlare della salute e integrità fisica) sia a rischio.

La sua richiesta, finirla con l'isolamento totale (definito «crimine contro l'umanità») imposto all'esponente curdo Abdullah Ocalan, segregato sull'isola di Imrali.

Myanmar, una tragedia senza fine

La Federazione Luterana Mondiale (Flm) si unisce all'appello di 17 organizzazioni non governative internazionali (Ong) che hanno chiesto, in un testo comune, «un libero e sicuro accesso nelle zone colpite dal conflitto nella provincia di Rhakine, in Myanmar».

Zimbabwe. Documento dei leaders delle Chiese e della società civile

Sono 8 le vittime accertate delle violenze avvenute negli ultimi giorni in Zimbabwe nel corso delle proteste contro il caro benzina. La notizia è stata data ieri dalla Commissione per i diritti umani, di nomina governativa, che ha accusato i militari locali di avere usato «sistematiche torture» per reprimere le proteste nel Paese, ed ha criticato le autorità per aver utilizzato le truppe allo scopo di sedare le manifestazioni.

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