Italia

Mafia. #Noi, no grazie!

Domenica 27 settembre dalle ore 16.30 al Multisala Cineland di Ostia, Viale dei Romagnoli 515, si terrà la finalissima della seconda edizione del Talent Antimafia, la competizione organizzata dall’Associazione antimafia #Noi, capitanata dalla giornalista, e costretta vivere sotto scorta per le sue inchieste, Federica Angeli.

Ogni albero si riconosce dal proprio frutto

Dal più piccolo al più grande, sono tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: “Pace, pace”, mentre pace non c’è 
Geremia 6, 13-14

Ogni albero si riconosce dal proprio frutto; infatti non si colgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva dai rovi. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore tira fuori il bene
Luca 6, 44-45

Diaconia valdese: interesse per la nomina della commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria della popolazione anziana. Alcune considerazioni sul percorso.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha reso noto due giorni fa la creazione di una Commissione per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana. A presiederla sarà Monsignor Vincenzo Paglia, Gran cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Sulla nuova Commissione interviene con una comunicato la Diaconia valdese, braccio sociale della Chiesa valdese.

Vieusseux e il Risorgimento

Si celebra, con qualche ritardo dovuto al Covid-19, il bicentenario della fondazione del Gabinetto Scientifico Letterario da parte di Giovan Pietro Vieusseux in quell’anno, 1819, stabilitosi a Firenze. Questi fu veramente capace di una grande impresa culturale. Partendo da quella che oggi chiameremmo forse una “emeroteca” e una biblioteca di carattere europeo, Vieusseux riuscì a costruirvi intorno un cenacolo di letterati e di uomini di cultura. Tutti i grandi scrittori del suo tempo vi passarono, da Giacomo Leopardi ad Alessandro Manzoni.

Tags:

Siamo stati creati per la vita

Annienterà per sempre la morte
Isaia 25, 8

Noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita
II Corinzi 5, 4

Schiavo e padrone, ipotesi di riconciliazione

La Lettera a Filemone, come è noto, è il più breve scritto di Paolo. Si tratta di un biglietto con cui l’apostolo rinvia uno schiavo al suo padrone. Per spiegare la situazione, una tradizione ampiamente accettata afferma che Onesimo era fuggito dal suo padrone, il cristiano Filemone. Nella fuga si era rifugiato presso Paolo e, convertitosi, era stato battezzato. Ma ora deve tornare. Però, scrive Paolo: «non più come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora molto più a te, sia sul piano umano sia nel Signore!» (vers. 16).

Pagine

Abbonamento a RSS - Italia