Esteri

Cristiani e indù insieme per la giustizia e la pace

Una settimana fa si è tenuta a Dhulikhel, Nepal, una conferenza organizzata dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) in collaborazione con il Centro pace dell’India (Nagpur) e il Consiglio nazionale delle chiese in Nepal.

L'evento ha riunito circa 30 partecipanti provenienti da Bangladesh, India e Nepal, tra cui leader religiosi, giovani, studiosi, teologi, attivisti sociali e ambientali, operatori sociali e rappresentanti di organizzazioni missionarie.

In Repubblica Dominicana si è svolta l’Assemblea generale di Act Alliance

Dal 21 al 24 ottobre si è tenuta a Punta Cana (Repubblica Dominicana) la II assemblea generale di Act Alliance, una rete globale di 148 agenzie umanitarie e di sviluppo che lavorano insieme in oltre 140 paesi, associata con il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e con la Federazione luterana mondiale. Tema dell’incontro: «Join Hands» (unire le mani).

Una croce sulle scuse

Mettiamo una croce sopra le scuse che giustificano la violenza di genere. E' questo il messaggio lanciato dall'Unione cristiana delle giovani (Ywca/Ucgd) con la campagna “NoXcuses for Violence against Women”. L'Ywca chiede a ogni persona che vi voglia aderire, di postare e condividere su Facebook, Instagram e Twitter – con l'hash tag #noXcuses – foto in cui si è ritratti con le mani o le braccia a formare una X.

Altre 60 ragazze cristiane rapite in Nigeria

Nei giorni scorsi era filtrata la notizia della possibile imminente liberazione delle quasi 200 ragazze cristiane rapite ormai ad aprile dal gruppo islamista Boko Haram, che da alcuni anni ha dato avvio ad una vera e propria guerra in tutta la zona nord della Nigeria, uno dei più importati stati africani dal punto di vista economico.

I cristiani palestinesi chiedono il riconoscimento dello Stato

Riconoscere lo Stato di Palestina e definire i confini di Israele è un primo passo verso la giustizia e la pace. Scrivono così, in una lettera aperta in cui invitano i Paesi europei ad agire in questa direzione, tre leader cristiani palestinesi: il patriarca emerito di Gerusalemme, Michel Sabbah, l’arcivescovo del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, mons. Atallah Hanna e mons. Munib A. Younan, a capo della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa, nonché della Federazione luterana mondiale.

La Chiesa evangelica della Catalunya davanti alle richieste di separatismo della regione

La voglia di indipendentismo della regione spagnola della Catalunya è tornata di attualità all’indomani del referendum scozzese, riportando in auge pulsioni e volontà mai sopite tutt’altro.

Abbiamo contattato Alfredo Abad, Secretario primero della Iee, la Chiesa evangelica spagnola per un commento e per farci illustrare le posizioni della Iee sul tema:

Un sinodo fraterno, oltre le diversità

In chiusura del Sinodo dei vescovi sul tema della famiglia l’agenzia Nev, in collaborazione con Riforma, ha intervistato Valérie Duval-Poujol, teologa battista, presidente della Commissione ecumenica della Federazione protestante di Francia, una degli otto «delegati fraterni» presenti all’Assemblea, in rappresentanza dell’Alleanza battista mondiale.

Qual è stata la sua impressione del Sinodo?

Il Premio Farel alla denuncia della legge contro gli omosessuali in Uganda

Il Prix Farel, il Festival internazionale di film a tematica religiosa che si tiene ogni due anni a Neuchâtel, in Svizzera, ha premiato per la sezione lungometraggi il coraggioso documentario del giornalista francese Dominique Mesmin sulla drammatica condizione degli omosessuali in Uganda, sottoposti a una vera e propria “caccia all’uomo” da una legge che li considera alla stregua di criminali, approvata nel dicembre del 2013 e poi dichiarata incostituzionale (per un vizio di forma) lo scorso agosto.

Unite per i diritti delle donne del Paraguay

Norma Alvarez, leader dell’Enxet Sur (popolazione indigena che vive nella regione del Gran Chaco occidentale del Paraguay) da circa 11 anni viaggia in lungo e in largo il Chaco paraguaiano, visitando anche le comunità più isolate, con una missione chiara: garantire ad ogni singola donna indigena in tutta la regione la conoscenza dei propri diritti. Le donne, infatti, spesso vivono in comunità isolate, senza accesso alle informazioni, e in condizioni subordinate rispetto agli uomini.

Forse ad una svolta la vicenda delle ragazze nigeriane rapite

Potrebbe essere ad una svolta forse decisiva la vicenda delle ragazze rapite in Nigeria lo scorso aprile da parte di Boko Haram, l’organizzazione criminale di stampo jihadista che da alcuni anni sta mettendo a ferro e fuoco il nord del Paese, avendo intrapreso una campagna per imporre la legge islamica in quella che è l’economia più avanzata del continente.

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