I cristiani palestinesi chiedono il riconoscimento dello Stato
22 ottobre 2014
Un documento congiunto in un momento di grande sofferenza per il popolo palestinese
Riconoscere lo Stato di Palestina e definire i confini di Israele è un primo passo verso la giustizia e la pace. Scrivono così, in una lettera aperta in cui invitano i Paesi europei ad agire in questa direzione, tre leader cristiani palestinesi: il patriarca emerito di Gerusalemme, Michel Sabbah, l’arcivescovo del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme, mons. Atallah Hanna e mons. Munib A. Younan, a capo della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa, nonché della Federazione luterana mondiale.
«Noi palestinesi cristiani, discendenti dei primi cristiani, parte integrante del popolo palestinese», si legge nella lettera, «abbiamo resistito a 66 anni di esilio e 47 di occupazione, aggrappandoci al messaggio di pace di nostro Signore. Siamo stanchi degli appelli a riprendere i negoziati mentre non possiamo neppure raggiungere le nostre chiese a causa di una potenza straniera e il nostro popolo continua a essere umiliato da una indesiderabile occupazione. Siamo in attesa del giorno in cui le campane delle nostre chiese potranno celebrare la libertà e la giustizia».
L’appello dei leader cristiani cade tra l’annuncio del riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Svezia (notizia accolta con favore dalla Chiesa luterana), e l’approvazione da parte della Camera dei Comuni - con 274 voti favorevoli e 12 contrari (ma molti hanno abbandonato l’aula al momento del voto, tra cui il primo ministro David Cameron) - di una mozione che chiede al governo britannico di riconoscere lo Stato di Palestina.