Esteri

Verità e giustizia per l'Uruguay

Domenica scorsa, 20 maggio alcune centinaia di persone, cattolici e protestanti, si sono radunate per la Celebrazione ecumenica per la memoria, nel quadro della ventitreesima Marcia del Silenzio che ricorda le vittime della dittatura uruguaiana (1973-1985).

Condannato per aver difeso la lingua tibetana

Ieri l’Ong internazionale per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw) ha diffuso la notizia della condanna a cinque anni di reclusione contro Tashi Wangchuk. L’attivista tibetano è stato condannato dalla Corte nella prefettura di Yushu, nella provincia del Qinghai, per aver «incitato al separatismo».

Guido Vitale: «Philip Roth, la nostra finestra sul mondo»

«“Arbeit Macht Frei”, il “Lavoro rende liberi”: sono le parole incise dai nazisti all’ingresso di Auschwitz. Tuttavia, il lavoro ad Auschwitz è un’orrenda parodia del lavoro, senza scopo e senza senso; è fatica come punizione, che porta a una morte tormentosa», così Philip Roth incalzava Primo Levi in una bella intervista che apparve con il titolo «A Man Saved by His Skills» sulla New York Times Book Review il 12 ottobre I986; traduzione comparsa sul quotidiano La Stampa il 26 e il 27 novembre del 1986.

Diaconia. Per un nuovo «approccio ecumenico»

Settant’anni fa, sin dalla sua fondazione, il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), attraverso il suo servizio diaconale, ha facilitato il reinsediamento di centinaia di migliaia di rifugiati, dopo le devastazioni causate dalla Seconda guerra mondiale. Ora (due generazioni dopo) il Cec ha riunito le forze per «ri-immaginare» e «ri-accendere» la diaconia nel contesto in cui opera oggi, radicalmente diverso.

Cuba. Diverse coppie pastorali coinvolte nell’incidente aereo

Tra le 110 vittime dell’incidente aereo avvenuto venerdì 18 maggio a Cuba, vi sono dieci coppie pastorali, provenienti dalla provincia di Holguin, nella zona orientale di Cuba, che avevano preso parte ad un incontro denominazionale di tre giorni presso il seminario del Nazareno, nella capitale dell’isola. «Questi nostri fratelli e sorelle ora sono alla presenza del Signore – si legge in una lettera inviata ieri dal dr. Jorge Cordova, direttore nazionale della Chiesa del Nazareno in Messico –.

Tacciano le armi

Nei giorni scorsi è stato reso pubblico un appello (Tacciano le armi e si cerchino le vie politiche del dialogo), redatto da ebrei italiani impegnati nel sostegno a una soluzione del conflitto israelo-palestinese fondato sul principio di «due stati per due popoli» e preoccupati per lo stallo dei negoziati fra le parti paralizzati dal 2014.

Nel Sud Sudan, non c’è pace…

Un forum religioso di alto livello si è riunito ad Addis Abeba, in Etiopia, per discutere di pace per il Sud Sudan. I leader delle diverse comunità di fede hanno condiviso messaggi chiari; tutti, hanno chiesto che «si possa arrivare al più presto alla fine della guerra e delle sofferenze».

Una campagna per i poveri, ma non solo

«La nostra società e il nostro Paese sono guidati nella direzione sbagliata, dobbiamo lavorare per superare un razzismo, una povertà e una devastazione ambientale sistemici, e rivedere la nostra visione del mondo».

Medici dell’Augusta Victoria Hospital in aiuto dei palestinesi

Dall’inizio della scorsa settimana un gruppo di medici e infermieri dell’ospedale Augusta Victoria della Federazione luterana mondiale (Flm), a Gerusalemme, si trova a Gaza per sostenere squadre mediche che si occupano di palestinesi feriti dalle forze israeliane.

Oltre al team di specialisti, sono state inviate a Gaza anche forniture medicinali e di medicine per un valore di 25.000 euro. Il team sta lavorando all’ospedale Al-Shifa.

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