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Cuba. Diverse coppie pastorali coinvolte nell’incidente aereo

Le vittime avevano preso parte ad un incontro denominazionale presso il seminario del Nazareno, nella capitale dell’isola

Tra le 110 vittime dell’incidente aereo avvenuto venerdì 18 maggio a Cuba, vi sono dieci coppie pastorali, provenienti dalla provincia di Holguin, nella zona orientale di Cuba, che avevano preso parte ad un incontro denominazionale di tre giorni presso il seminario del Nazareno, nella capitale dell’isola. «Questi nostri fratelli e sorelle ora sono alla presenza del Signore – si legge in una lettera inviata ieri dal dr. Jorge Cordova, direttore nazionale della Chiesa del Nazareno in Messico –. Alcuni di loro, prima di dirigersi in aeroporto testimoniavano del loro essere pronti anche a incontrare il loro Dio (questo non possiamo spiegarlo umanamente parlando, però lo testimoniano altri pastori che li avevano salutati in aeroporto). Secondo l’autista del pulmino che li ha portati all’aeroporto, hanno cantato e pregato durante il viaggio».

«Siamo appena tornati dal dipartimento di Medicina Legale – prosegue Cordova – dove abbiamo portato i documenti necessari per l’identificazione dei corpi. Per il momento non si conosce il numero esatto delle persone coinvolte perché una coppia non risponde all’appello. Al momento sono state identificate 9-10 coppie. Diversi bambini, adolescenti e giovani sono rimasti orfani di entrambi i genitori e alcuni sono senza altri parenti. Preghiamo per queste famiglie, per gli altri leaders del distretto Est, per noi e per ciò che dovremo affrontare».

In conclusione della lettera, facendo riferimento alla vicinanza e alla solidarietà dei credenti di tutto il mondo, Cordova ha ringraziato i presidenti delle varie denominazioni cubane che stanno manifestando appoggio in questo momento di dolore. «Abbiamo bisogno delle vostre preghiere e del vostro appoggio in questo momento così triste e doloroso». Carlos Saenz, direttore regionale della Chiesa del Nazareno Mesoamerica, presente da più di 70 anni a Cuba, ha dichiarato: «Questo è un momento difficile per la Chiesa del Nazareno, ma in questi tempi di difficoltà e avversità sappiamo che Dio è presente». «Preghiamo il Signore di fortificare i cuori delle famiglie dei nostri fratelli e sorelle morti e anche l’intera Chiesa del Nazareno, non solo a Cuba, ma in ogni luogo che si trova», si legge inoltre in una dichiarazione dell’Alleanza Evangelica Latina (AEL).

Tra la crescente popolazione evangelica del paese, oltre 9.000 cubani sono membri delle circa 100 congregazioni nazarene presenti sull’isola. A Cuba, il cristianesimo ha vissuto in questi anni recenti un revival impressionante. Al momento della morte di Fidel Castro nel 2016, la popolazione protestante era cresciuta di oltre il 5%.

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