Italia

Intervento di Alessandra Trotta

Intervento di Paolo Naso

Intervento di Eugenio Bernardini

Un gruppo di giovani studenti accompagnati dal loro professore si aggira fra le bancarelle e l'aula sinodale in questi giorni, con aria curiosa e attenta. Si tratta di sei studenti di giurisprudenza e di Paolo Heritier, docente dell'università di Torino, incaricato del corso avanzato di Filosofia del diritto.

«Dobbiamo spingere per ottenere numeri significativi di persone inseriti in percorsi di reinserimento e recupero, perché questo ci prescrive la Costituzione, […] la pena è volta alla rieducazione, al recupero, al reinserimento, e lo si fa attraverso percorsi formativi e lavorativi». Queste parole del garante dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano, ci ricordano che quando si parla di carceri è necessario considerare numerosi livelli di analisi, dimenticando pericolose semplificazioni, che tendono a legittimare un sistema carcerario solamente punitivo.

Il senatore Luigi Manconi illustra così la linea della Commissione parlamentare per la tutela dei diritti umani, da lui presieduta. Di diritti si è parlato nel corso della "serata pubblica" di ieri sera, che ha visto lo stesso Manconi tra i protagonisti.

Dunque, senatore, la tutela dei diritti è un problema che tocca anche l'Italia. Quali sono gli ambiti in cui, nel nostro Paese è maggiore la loro negazione?

Fra le telecamere che in questi giorni stanno riprendendo i lavori del Sinodo, segnaliamo con piacere quella della società Cinefonie di Torino, impegnata in una serie di riprese che verranno integrate nel documentario dal titolo “Valdesi”, di produzione argentina, ideato e diretto dal regista di origine uruguaiana Marcel Gonnet.

Durante la conferenza stampa dedicata alla necessità di contrastare la violenza di genere e il femminicidio, la pastora Maria Bonafede, ex moderatora della Tavola valdese e membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, ha presentato l’iniziativa di un appello ecumenico affinché le diverse confessioni cristiane promuovano progetti contro la violenza sulle donne. Un primo riscontro positivo è già arrivato dalla Cei e si attende una risposta dalle chiese ortodosse.

Nel corso dell'intervista, il prelato ha parlato del pontificato di papa Francesco, dei temi dell'integrazione e dell'immigrazione oltre che dei possibili progetti comuni in vista dell'anniversario della Riforma protestante nel 2017.

A Carpiano, nella campagna intorno a Milano, la grande cascina «La Longora» ristrutturata è l’abitazione-atelier dello scultore Harry Rosenthal. Non è facile incontrarlo, vive per alcuni mesi l’anno in Portogallo, dove il figlio gestisce un resort internazionale. Oggi Rosenthal ha 92 anni, lucidissimo anche se l’età, e in particolare la vista, lo affaticano. Tempo addietro, quando Rosenthal era imprenditore a Milano, frequentava abitualmente la chiesa valdese, per la quale realizzò e donò delle stupende vetrate a tema biblico.

Non è stato un omaggio alla sede del dibattito (un tempio protestante non è un luogo sacro), e neppure soltanto un atto di cortesia nei confronti dell’assemblea sinodale che annualmente richiama l’attenzione della stampa italiana. L’intervento di Luigi Manconi, senatore, presidente della Commissione parlamentare per la tutela dei diritti umani, sul tema «I diritti di tutte e di tutti», lunedì 25 agosto a Torre Pellice, ha avuto uno spessore teologico e biblico forse non previsto né dagli organizzatori né dallo stesso ospite.

La discussione sinodale è partita dall’attualità: le guerre in atto che presentano la religione come motivo di conflitto e non di neutralizzazione della violenza; la crisi economica; l’esodo delle giovani generazioni verso l’estero. “Siamo partiti dal mondo: la crisi e i giovani che vanno via, e quella che potremmo chiamare la terza guerra mondiale in atto.