Italia

Un tesoro in biblioteca

Che cos’hanno in comune il rivoluzionario ungherese Lajos Kossuth, Jean Cavalier, il più famoso dei camisard, gli ugonotti che lottavano contro le imposizioni di Luigi XIV, e Rosa Madiai, perseguitata nella Toscana di metà Ottocento insieme al marito per la propria fede evangelica?

Oltre a essere tutti e tre in un certo senso dei “ribelli”, le loro Bibbie sono depositate presso la biblioteca della Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice.

Cersosimo. Una sindaca di fede evangelica battista

Alle elezioni amministrative, che si sono tenute il 20-21 settembre, il comune di Cersosimo, paesino di 600 anime nell’entroterra potentino, ha eletto la prima donna sindaca, Domenica Paglia, 55 anni, candidata per la lista «Cersosimo bene comune», donna impegnata da anni nella lotta per la parità di genere e membro della locale Chiesa cristiana evangelica battista.

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Dio è il rifugio sicuro per chi crede

Poiché chi è Dio all’infuori del Signore? E chi è Rocca all’infuori del nostro Dio?
Salmo 18, 31

Nessuno può porre altro fondamento, oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù
I Corinzi 3, 11

Chiese ecologicamente impegnate. Bertuzzi: «la salvaguardia del Creato non può aspettare»

«La consapevolezza dell’importanza delle tematiche ambientali sta crescendo molto nelle nostre chiese» ha dichiarato Stefano Bertuzzi, membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). Bertuzzi ha coordinato e animato, insieme a Francesca Evangelisti, il confronto fra le eco-comunità presenti durante i lavori del 5° incontro biennale tenutosi lo scorso 24 ottobre su piattaforma digitale.

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Chiese attente ai più piccoli

È stato spostato in modalità telematica, visto il perdurare e anzi l’aggravarsi dell’emergenza, l’incontro di formazione sul tema della tutela dei minori, previsto al Centro Ecumene di Velletri (Rm). L’incontro, in collaborazione con le chiese metodiste e valdesi dell’XI Circuito, si terrà quindi sulla piattaforma Zoom sabato 7 novembre, dalle 10 alle 13.

La pandemia vissuta dai migranti

Forse sarà ricordata per il «parziale fallimento» della regolarizzazione di maggio (la nona dal 1982!). Oppure per lo «tsunami di odio e xenofobia» e la ricerca di «un capro espiatorio”»(parole del segretario Onu Guterres). O infine per i blocchi degli spostamenti e gli aerei speciali per la raccolta della frutta all’estero.

Guardata con gli occhi di molti migranti la pandemia da Covid-19 ha, in ogni caso, portato con sé vari problemi aggiuntivi o ha aggravato condizioni di vita già difficili.

Capire il perché del male

Sì, certo, io so che è così; come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? Se all’uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille
Giobbe 9, 2-3

Pace duratura per i Rohingya sfollati

I bisogni dei Rohingya sfollati devono essere affrontati in modo più sostenibile, ha affermato Maria Immonen, direttrice del World Service, braccio umanitario e di sviluppo della Federazione luterana mondiale (Flm), che da dodici anni fornisce aiuti umanitari e per lo sviluppo ai Rohingya nello stato di Rakhine, in Myanmar, e dal 2017 a Cox Bazaar, il campo profughi dei Rohingya in Bangladesh. In un’intervista rilasciata alla Flm, la Immonen ha parlato della situazione nei campi e dell’impatto del COVID-19.

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