Italia

Dio è colui che ci salva

Il Signore è il nostro giudice, è il nostro legislatore, il Signore è il nostro re, Egli è colui che ci salva
Isaia 33, 22

Gesù disse loro: «E voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio»
Luca 9, 20

Talvolta la Bibbia potrebbe essere indicata come il libro dei paradossi, una serie di testi da dove spesso emerge una immagine di Dio fuori dalle convenzioni, un Dio che scavalca a piè pari tutti gli schemi umani.

L’amore di Dio.

Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciare che mi allontani dai tuoi comandamenti
Salmo 119, 10

Perché questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi
I Giovanni 5, 3

Un giorno Gesù disse: «Il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero» (Matteo 11, 30). 

Il Vangelo secondo Dario Fo

Dopo Il Vangelo secondo Alda Merini, sempre edito da Claudiana, Marco Campedelli aggiunge un nome alla collana con un confronto tra i Vangeli e l’opera di Dario Fo, drammaturgo, regista, attore, scrittore, pittore scomparso nel 2016.

Resteranno le parole: oggi lettera Z

Resteranno le parole: suggestioni semiserie sulla vita dalla A alla Z” è il titolo scelto per la nuova rubrica culturale di riforma.it, che ha preso l’avvio giovedì 7 gennaio.

L’idea è stata di riprendere, con cadenza settimanale, le puntate di questa sorta di “dizionario etico-biblico-filosofico” andato in onda quotidianamente, all’interno del programma di Radio Beckwith evangelica “Voce delle chiese”, dal 30 novembre al 23 dicembre scorsi..

Cosa aspetta l’umanità a riconciliarsi con Dio?

Ecco, hanno rigettato la Parola del Signore; quale saggezza possono avere?
Geremia 8, 9

Bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse
Ebrei 2, 1

Israele – popolo amato, ma dal collo duro – aveva rigettato il bene (cfr. Osea 8, 3) ed ormai viveva in una deriva di illusoria religiosità fatta di vuoto, ma rassicurante formalismo. 

Ilva: fu disastro ambientale

Il 31 maggio è arrivata la sentenza di primo grado della Corte d’Assise di Taranto per il processo Ilva «Ambiente svenduto» che ha condannato rispettivamente a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex-proprietari ed ex-amministratori dello stabilimento tarantino, che devono rispondere di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari e all’omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.

Pagine

Abbonamento a RSS - Italia