Esteri

A 75 anni da Hiroshima e Nagasaki

L’agosto 2020 ci ricorderà il 75° anno dai funesti attacchi nucleari su Hiroshima e Nagasaki: «Attacchi – ricorda il sito del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) – che hanno devastato quelle città e ucciso o ferito diverse centinaia di migliaia di persone. E annichilito il mondo intero». 

E insieme alle persone colpite direttamente «molte altre hanno dovuto subirne le conseguenze, anni dopo, essendo state esposte alle radiazioni mortali rilasciate nell’aria, nella terra e nell’acqua, in quei giorni».

Hong Kong a ferro e fuoco

La legge sulla sicurezza nazionale ad Hong Kong è entrata in vigore dalla mezzanotte del 30 giugno e da allora nel territorio (autonomo?) è ormai un susseguirsi di manifestazioni contro la sua applicazione. Dimostrazioni di dissenso che sono quasi subito sfociate in scontri e, come prevedibile, in arresti (oltre 300) messi in atto dalla polizia cinese. Anche questa notte. Ma c’è una differenza tra ciò che accadeva prima del 30 giugno e dopo quella data: gli arrestati d’ora in poi dovranno scontare (secondo la nuova legge) le loro pene nelle carceri cinesi. 

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La sinistra ebraica contro l’annessione

Dall’anno scorso è in atto un tentativo di dare vita ad una rete mondiale dell’ebraismo progressista: l’erosione della democrazia in Israele, la negazione dei diritti dei palestinesi a un’esistenza indipendente, le spinte minacciose verso l’annessione di parti della Cisgiordania, la marea montante di intolleranza e pulsioni antisemite in più Paesi del mondo rendono urgente un’azione comune.

La “chiesa dei presidenti” tra due fuochi

La chiesa episcopale St. John a Washington, la cosiddetta “chiesa dei presidenti”, nelle ultime settimane si è trovata come presa tra due fuochi: da un lato è stata spesso lo sfondo delle dimostrazioni, pacifiche ma anche violente, contro il razzismo e i soprusi della polizia, scatenatesi in seguito all’omicidio di George Floyd. E pur essendo la Chiesa episcopale (sia nel suo complesso sia a livello di parrocchia) a fianco di coloro che dimostravano per la giustizia sociale, fin dall’inizio degli scontri è diventata oggetto di atti di vandalismo.

Ora è il momento di essere chiesa

Il presidente della Federazione Luterana Mondiale (Flm), l’arcivescovo Dr Panti Filibus Musa, e il segretario generale, rev. Martin Junge, hanno inviato una lettera ai leader di tutte le chiese membro nella quale esprimono ringraziamento per la testimonianza di fede delle comunità luterane, mentre affrontano difficoltà senza precedenti. «Stiamo vivendo tempi di sfida e cambiamento», scrivono, «ma la chiamata di Dio alla missione rimane ininterrotta».

Chiese e Nazioni Unite condannano le violenze nelle Filippine

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) si è unito alla Coalizione internazionale per i diritti umani nelle Filippine, al Consiglio nazionale delle chiese nelle Filippine e alla Chiesa metodista unita con una dichiarazione congiunta

in vista della 44a sessione del Consiglio dei diritti umani (Onu).

La dichiarazione invita il governo filippino a porre fine alle violazioni dei diritti umani. 

Hong Kong, la legge sulla sicurezza nazionale diventa realtà

Dopo tre giorni di lavoro, il Comitato Permanente del Congresso Nazionale del Popolo (NPCSC), il più alto organo legislativo di Pechino, ha approvato all'unanimità la legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong, al centro delle proteste dei mesi scorsi nell’ex colonia britannica. La norma vieta atti di secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere per mettere in pericolo la sicurezza nazionale, e prevede pene fino all’ergastolo per venisse ritenuto colpevole.

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Il Mississippi pronto a abbandonare la bandiera schiavista

Il Mississippi è l'ultimo stato degli Usa la cui bandiera porta ancora i colori delle nazioni schiaviste opposte al nord durante la guerra civile americana (1861-1865). Parte dello stendardo è infatti la croce blu a 13 stelle sullo sfondo rosso degli Stati Confederati, a memoria degli Stati che si erano opposti all’abolizione della schiavitù.

Gottfried Locher si dimette dalla Comunione di chiese protestanti in Europa

Il pastore Gottfier Locher non è più il presidente esecutivo della Comunione di chiese protestanti in Europa (Ccpe). Come riporta un comunicato stampa dell’organismo protestante europeo, Locher ha presentato le dimissioni durante una sessione del Consiglio della Ccpe, tenutasi in videoconferenza lo scorso 26 giugno. Il pastore John Bradbury (Chiesa riformata unita, Londra) è stato incaricato della gestione esecutiva ad interim.

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