Esteri

A Ginevra una messa in cattedrale dopo 500 anni

Il 5 marzo 2022, l'edificio dell'ecumenismo ha aggiunto una nuova pietra.

Per la prima volta dall'arrivo della Riforma protestante in Svizzera quasi cinque secoli fa, una messa cattolica è stata celebrata la sera di sabato 5 marzo nella cattedrale di San Pietro a Ginevra, Svizzera. L'ultima messa in San Pietro, nell'estate del 1535, era finita in una sommossa, il clero era stato espulso e l'edificio era stato consegnato alla depredazione di statue e oggetti di culto, simboli di "idolatria". 

«Accogliere tutte le persone in fuga dalla guerra in Ucraina»

La segretaria generale della Federazione Mondiale Luterana, pastora Anne Burghardt, esprime dolore per le notizie di discriminazione nei confronti di persone non europee in fuga dalla guerra in Ucraina e chiede la protezione di tutti i rifugiati che cercano sicurezza nei paesi vicini.
 
La Federazione mondiale luterana - si legge nel comunicato stampa -   è profondamente addolorata per i casi di discriminazione contro i non europei che stanno fuggendo dalla guerra in Ucraina. 

Pregare e agire per costruire la pace e difendere i diritti umani

“Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Matteo 5,9)

Con dolore e sgomento anche noi, cristiane e cristiani evangelici, assistiamo alla terribile guerra condotta da giorni dalla Russia contro l’Ucraina, in terre europee e tra popoli di antica tradizione cristiana.

L'ipocrisia delle armi

L’organizzazione pacifista Rete Pace e Disarmo ha invitato cittadini e associazioni a prendere parte ad una manifestazione di piazza il 5 marzo, a Roma, per spingere l’Italia e gli altri governi a mantenere un approccio più pacifico rispetto al conflitto in corso in Ucraina.

Rifugiati di serie A, rifugiati di serie B

Dai primi giorni dell’attacco russo sull’Ucraina, la popolazione civile si è messa in marcia per fuggire dal Paese colpito dai bombardamenti. Sono state soprattutto le città a pagare il prezzo più alto da questo punto di vista, con molti edifici civili, tra cui anche ospedali e scuole dell’infanzia, abbattuti o ridotti in macerie dai missili.

Russia-Ucraina. Nel mirino giornalisti e informazione

Il 1° marzo, le autorità russe hanno bloccato l’accesso a due dei principali media indipendenti del paese, Dozhd TV e la radio Ekho Moskvy, con l’accusa di aver diffuso «informazioni deliberatamente false» sull’invasione russa dell’Ucraina. La Federazione internazionale e quella europea dei giornalisti (Ifj ed Efj) hanno condannato la decisione definendola «un tentativo per mettere a tacere la copertura mediatica dell’invasione russa dell’Ucraina».

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