Esteri

Autostima e indipendenza economica

L’empowerment delle donne è strettamente legato alla loro indipendenza economica. Un progetto della Federazione luterana mondiale (Flm) nei Territori Palestinesi è dedicato proprio alla formazione professionale per le donne. 

Migliorando l’accesso ai programmi di formazione tecnica e professionale, il progetto consente alle donne e alle ragazze di partecipare al mercato del lavoro e di migliorare il loro status anche all’interno delle comunità di appartenenza. 

«Guarire i traumi della popolazione indigena»

In una dichiarazione pubblica la leadership del Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese, incoraggia un'azione di advocacy continua, «con i popoli indigeni e per loro conto, in difesa dei loro diritti umani, per proteggere l'uso del linguaggio dei diritti umani, per promuovere il diritto dei popoli indigeni all'autodeterminazione e il diritto a partecipare al processo decisionale all'interno delle chiese e nella società».

Lo scandalo delle deportazioni di migranti negli Stati Uniti: le risposte delle chiese

A pochi passi dal Campidoglio degli Stati Uniti a Washington, tre autobus pieni di 140 richiedenti asilo sono arrivati alla Union Station alle 6 del mattino. Per questi migranti, il viaggio di 30 ore dal confine con il Texas si conclude quando vengono accolti da una rete di volontari con sede a Washington. Ma dietro le quinte infuria un acceso dibattito politico su una questione centrale: Chi è responsabile per loro adesso?

Ue: «Preoccupata per la professione giornalistica e per la libertà d’informazione»

La Federazione europea dei giornalisti (Efj) si è unita alle tante organizzazioni dei giornalisti per la libertà dei media e dei diritti umani, apprezzando l’iniziativa lanciata pochi giorni fa dalla Commissione europea tesa a rafforzare un sistema dei media libero e pluralistico e si è impegnata a rafforzare la protezione dei giornalisti e la loro indipendenza editoriale, all’interno di tutta l’Unione europea. 

Eurodiaconia chiede alla Commissione europea di prestare maggiore attenzione alle preoccupazioni sociali

Nel contesto del discorso sullo stato dell'Unione europea del Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, Eurodiaconia, la rete di 51 chiese e organizzazioni non governative cristiane di cui fa parte anche la Diaconia Valdese, il braccio sociale della Chiesa valdese, lancia il suo primo rapporto sullo stato dell'Unione europea sociale. Il testo sottolinea le preoccupazioni delle reti sociali delle chiese sullo stato dell'Unione europea.

Un “pellegrinaggio artistico”

Mentre la Chiesa d’Inghilterra registra la chiusura di un certo numero di chiese e ripensa il ruolo degli edifici ecclesiastici, l’artista Hayley Fern ha deciso di valorizzare le oltre 300 chiese presenti nella sua contea natale, disegnandole ad una ad una.

Durante una visita alla cattedrale di Leicester l’artista ha tirato fuori un nuovo album da disegno e ha disegnato la chiesa in stile gotico che ha circa 900 anni, con le sue finestre ad arco acuto e la guglia alta circa 67 metri.

«Schiaffi» temerari? Per fermarli arriva un appello

«Il diritto dei cittadini a essere informati su questioni d’interesse pubblico e dei giornalisti di scriverne liberamente non può e non deve essere ostacolato da azioni temerarie e querele pretestuose (o Slapp)». 

L’appello lanciato dall’Osservatorio Balcani Caucaso arriva dalla società civile ed è rivolto al futuro parlamento affinché promuova misure per contrastarle.

I battisti europei si incontrano a Riga

Si apre oggi a Riga, in Lettonia (e si concluderà il 24 settembre), il Consiglio della Federazione battista europea (Ebf), organismo che comprende circa 800.000 membri di 59 Unioni presenti in 52 paesi dell’Europa, Asia centrale e Medio Oriente. L’Ebf è una delle sei regioni dell’Alleanza battista mondiale (Bwa).

Le migrazioni non sono giuste o sbagliate: sono

C’è un villaggio in Gambia, dove non sanno delle elezioni italiane. Si chiama Kaur. È a qualche ora di macchina dalla capitale, Banjul. È un piccolo centro di periferia, uno come tanti, con una scuola elementare che ogni mattina si riempie di studenti. Là non mancano, i bambini. E così il preside, Mohamed Lamin Dabor, ha deciso di dare vita all’orto della scuola. Anche la terra, non manca. Non tutti però sanno farla fruttare. Prima, durante e dopo la scuola, c’è qualcuno che va nell’orto e si prende cura delle verdure e della frutta.

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