Esteri

So keres Europa?! Che succede Europa?!

Riportiamo le impressioni di una ex volontaria della Diaconia Valdese che ha partecipato ad un seminario sul tema della lotta agli stereotipi nei confronti dei Rom, organizzato dalla rete Phiren Amenca, di cui la Diaconia Valdese è socio fondatore:

La settimana di So Keres Europa?! (Che succede, Europa?!), in Serbia, è stata un sogno per me. Tanto per la bellezza vissuta a tutto tondo, quanto per l’intensità e il ricordo che hanno lasciato e mi rimangono impressi.

Afghanistan, quanto manca all’accordo tra Stati Uniti e Talebani?

Il 19 agosto del 2019 l’Afghanistan ha celebrato i cent’anni dall’indipendenza dal Regno Unito. Tuttavia, sono davvero pochi i motivi per celebrare l’anniversario in un Paese che vive in guerra da quarant’anni, cioè da quando nel 1979 l’Unione Sovietica tentò di conquistare il Paese. Da allora, dopo dieci anni di conflitto, gli anni Novanta furono caratterizzati dalla guerra civile, culminata poi nel 2001 con l’intervento della Nato, diciott’anni a novembre.

L’impegno per la pace e la giustizia in Zimbabwe

Lancelot Muteyo, originario dello Zimbabwe, è sociologo. Attraverso Trees of Peace Africa, associazione da lui fondata, si occupa di pace e giustizia fornendo via web la visualizzazione di dati riguardanti la corruzione in Africa. Inoltre, nell’ambito della partnership tra l’Unione battista dello Zimbabwe e l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), Lancelot monitora e segue sul campo il programma di adozioni a distanza «Una vita, un dono», coordinato dal pastore Chamunorwa Chiromo e dalla pastora Anna Maffei.

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Yemen, passi incerti contro la guerra

Ai margini della cronaca, ma al centro della crisi. La guerra in Yemen si può spesso riassumere lungo le linee che separano gli estremi: la più grave crisi umanitaria in corso nel mondo, almeno secondo le Nazioni Unite, continua ad apparire un fenomeno di secondo piano, anche se coinvolge milioni di persone e vede i civili pagare il prezzo più alto sia in termini di vite sia in termini di conseguenze sul lungo periodo. 

Il pastore di frontiera

Sta spopolando sul web l’immagine di una installazione artistica, un’altalena che connette i due lati del muro tra Messico e Stati Uniti. Si chiama Teeter-Totter Wall ed è stata realizzata in New Mexico dall’architetto Ronald Rael e dall’esperta di design Virginia San Fratello. È proprio lì, nei pressi – contro – quel muro che da oltre vent’anni si svolgono il lavoro, la vita e l’impegno di Randy J.

I protestanti della Polinesia chiamano la Francia alla responsabilità sui test nucleari

Il 135 ° Sinodo della chiesa protestante Ma'ohi si è chiuso domenica 28 luglio sull’isola di Moorea, a 18 km dall’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, con un culto che ha riunito, come del resto il culto di apertura, circa duemila persone. Tra le sue conclusioni, il sinodo esige «che lo Stato (la Francia per l’appunto, di cui le isole sono una collettività d’oltremare) si penta delle proprie colpe nel campo nucleare».

Chiese riformate e luterane in Ungheria chiedono più impegno per il clima

Le organizzazioni ambientaliste delle Chiese riformate e luterane ungheresi hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica János Áder a sostegno della strategia climatica a lungo termine dell'Unione Europea per un'economia prospera, moderna, competitiva e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Di seguito si può leggere la lettera firmata dai presidenti del Movimento per l'Eco-Congregazione della Chiesa Riformata in Ungheria e il Gruppo di lavoro sulla protezione della creazione “Ararat” della Chiesa evangelica luterana in Ungheria.

Conferenza delle chiese europee. Conferenza di pace 2019

La Conferenza delle Chiese europee (Kek) terrà la propria Conferenza di pace dal 10 al 12 settembre 2019 presso l’Institut Protestant de Théologie di Parigi.

La conferenza si svolgerà nell’ambito del 60° anniversario della Kek di quest’anno, riunendo i partecipanti delle chiese e dei partner membri in Europa.

L’evento si concentrerà sulla conferenza di pace di Parigi del 1919, identificando e riflettendo sulle sue eredità e sulle dure lezioni apprese dal passato europeo e globale, dopo un secolo.

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Una svolta verde all’orizzonte?

La Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha deciso di lanciare un messaggio chiaro: dal 2020 addio ai finanziamenti verso progetti che riguardano i combustibili fossili. La nuova strategia dell’istituzione finanziaria pubblica dell’Unione europea, contenuta in una bozzapresentata venerdì 26 luglio, guarda completamente alle energie da fonti rinnovabili e sulle nuove tecnologie in grado di accelerare la decarbonizzazione.

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