Esteri

Carovana migranti in Centro America: la vicinanza delle chiese riformate

Da dieci giorni oramai centinaia di persone migranti stanno tentando di attraversare il confine tra Honduras e Guatemala, diretti negli Stati Uniti d'America.

L'Esercito guatemalteco e le forze di polizia del Paese centro americano hanno represso con violenza in diverse occasioni la carovana, composta da chi cerca migliori opportunità che non riesce a trovare nei luoghi di origine a causa della crisi economica e sociale, accentuata dalla pandemia e dagli effetti devastanti degli ultimi uragani Eta e Iota.

In Bangladesh minoranze e classi povere nel mirino

Il 18 gennaio, nel campo per rifugiati rohingya di Cox's Bazar in Bangladesh (un distretto nel sud-est del paese) quattro scuole dell'Unicef sono state ridotte in cenere.

Ufficialmente, per le autorità locali, si tratterebbe di un incidente casuale (ma è plausibile che avvengano contemporaneamente ben quattro corti-circuito?). Anche per il commissario bengalese responsabile per i rifugiati si sarebbe trattato di un «incendio scoppiato casualmente».

Le armi nucleari sono illegali

Da questa mattina le armi nucleari sono vietate a livello globale. Venerdì 22 gennaio, infatti, entra in vigore per i 51 Stati che lo hanno già ratificato il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (Tpnw), la prima normativa internazionale che mette fuorilegge le armi capaci di cancellare l’umanità in tutto il mondo.

Gran Bretagna. Chiese battiste utilizzate come centri di vaccinazione

Per accelerare la campagna vaccinale e arrivare a effettuare, entro metà febbraio, le somministrazioni ai primi quattro gruppi di persone che hanno priorità (si parla di circa 13 milioni di persone), il Governo britannico ha deciso di coinvolgere anche le farmacie. Alcune di queste ultime, già da metà gennaio, in alcune aree del paese, si sono rivolte alle chiese battiste locali per usufruire dei loro edifici come centri di vaccinazione.

Unità e riconciliazione nel primo giorno di Biden da Presidente

Il presidente eletto Joe Biden ha giurato sulla voluminosa Bibbia di famiglia ed è così diventato il 46 ° presidente degli Stati Uniti ieri mercoledì 20 gennaio.

È uno dei tanti modi in cui la religione ricopre sempre un ruolo centrale nelle attività inaugurali di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, in questo caso il secondo cattolico nella storia del Paese dopo John Kennedy.

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Uganda, il potere non passa di mano

Lo scorso 14 gennaio si è votato in Uganda per le elezioni presidenziali. Al centro dell’attenzione, soprattutto la sfida tra il presidente uscente Yoweri Museveni e il musicista Bobi Wine, una tra le voci più conosciute della musica africana. Secondo la commissione elettorale di Kampala, Museveni ha ottenuto il suo sesto mandato dopo aver sconfitto Bobi Wine con il 59% dei voti e soprattutto ha ribadito la regolarità del processo elettorale, negando che ci siano stati dei brogli.

Davvero volete trivellarlo?

Non è ancora finita la lunga battaglia (ne avevamo parlato qui) che vede impegnata la Chiesa episcopale, le associazioni ambientaliste e parte della popolazione locale contro l’avvio dell’attività petrolifera nella più grande riserva di fauna selvatica degli Stati Uniti, habitat di caribù, orsi polari e uccelli migratori: lArctic National Wildlife Refuge (Anwr).

Ancora repressione nel Kurdistan iraniano

Può anche non piacere. Ma, nonostante le ingiuste sanzioni a cui l’Iran viene periodicamente sottoposto per volontà statunitense (ben sapendo che il prezzo maggiore viene pagato dalla popolazione, dai civili, non certo dalle classi dirigenti o dai militari di alto livello), sollevare periodicamente la questione dei diritti umani violati da Teheran resta comunque doveroso.
 
Certo, se “il buon giorno si giudica dal mattino”, anche quest'anno in Iran siamo messi male.
 

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