Esteri

Mediterranean Hope, prime settimane di lavoro in Bosnia

Entra nel vivo il lavoro sul nuovo “fronte” di Mediterranean Hope, la Bosnia. Nei giorni scorsi i due operatori del programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche (Fcei) in Italia sono stati per la prima volta impegnati all’interno del campo di Lipa, il campo profughi nell’estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina a ridosso della frontiera croata, simbolo di quanto accade sulla rotta balcanica.Ed è proprio in quel campo che sorgerà la tenda comune finanziata dalle chiese protestanti, che diventerà una cucina comune.

In Benin appello della Chiesa metodista per elezioni pacifiche

La Chiesa metodista protestante del Benin (Epmb) domenica 28 febbraio ha lanciato un appello per la pace e la coesione nazionale, a margine del sinodo biennale organizzato dal 22 al 28 febbraio 2021. I vertici della chiesa hanno approfittato dell'evento per commentare la situazione socio-politica nel Paese africano, alla vigilia delle elezioni presidenziali dell'aprile 2021.

Ecco il testo della lettera:

Nigeria. Il rischio dell’Hiv per migranti e rifugiati

Poche ore fa è giunta dalla Nigeria la buona notizia della liberazione delle 317 studentesse rapite ieri nella scuola secondaria governativa di Jangebe nello stato di Zamfara. Una tragedia che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

La Nigeria è esposta a calamità, guerre, povertà, violenze ed è (oltre alla pandemia che attanaglia il mondo intero) da sempre in lotta con un virus, mai debellato, quello dell’Hiv.

Détox la Terre, disintossicare la terra

Dal 5 al 20 marzo le chiese cattoliche, riformate ed evangeliche della Svizzera romanda parteciperanno all'iniziativa «Détox la Terre» (Disintossica la Terra).  L’idea nasce da giovani cristiani che da qualche mese hanno avviato un cammino comune di attenzione nei confronti dell’inquinamento e del rispetto dell’ecologia e dell’ambiente.

L’obiettivo di questa mobilitazione ecumenica è quello di interrogarsi non solo sul nostro rapporto con la Terra, ma anche con il nostro prossimo e di conseguenza con Dio.

Una canzone, una preghiera, una speranza

Chissà se Master KG (il dj ventiquattrenne Kgaogelo Moagi) e Nomcebo Zikode, il produttore e la cantante sudafricani di “Jerusalema” si aspettavano un successo planetario. Di certo, quando la canzone è uscita nel novembre 2019, nessuno poteva immaginare che di lì a poche settimane sarebbe scoppiata una pandemia che avrebbe stravolto le vite, e che proprio quella canzone, rimbalzando da un angolo all’altro del globo, sarebbe diventata un inno di gioia, ma anche di resistenza e di preghiera.

Nativi americani e chiese a difesa di luoghi sacri indiani

Un gruppo di Apache e di altri sostenitori sia nativi americani che non nativi hanno presentato una mozione di emergenza per impedire al governo degli Stati Uniti di trasferire un sito sacro Apache in Arizona a una società mineraria nelle prossime due settimane.

La distruzione di Chi'chil Biłdagoteel, conosciuta ai più come Oak Flat, da parte dell’azienda mineraria violerebbe il Religious Freedom Restoration Act, secondo la mozione presentata.

Cuba. Chiesa luterana in prima linea contro il Covid

Quando il Sinodo luterano della Chiesa evangelica unita a Cuba (Ueccls) ha valutato lo scorso dicembre le categorie di persone che avevano bisogno di assistenza urgente a causa dell’impatto prolungato della pandemia del Coronavirus (COVID-19), l’obiettivo iniziale era di far fronte alle necessità di 600 persone appartenenti a 200 famiglie.

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Gli anglicani e il sacerdozio femminile

Il 26 febbraio del 1987 il Sinodo della chiesa anglicana votava a favore dell’ordinazione delle donne al sacerdozio, ma l’allora arcivescovo di Canterbury Robert Runcie precisava altresì che per arrivare a una decisione definitiva, doveva essere istituita una Commissione.

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