Esteri

Il pastore battista Jesse Jackson ricoverato per Covid

Il pastore battista Jesse Jackson, iconico attivista per i diritti civili negli Stati Uniti, è stato ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Covid-19, nonostante fosse vaccinato, hanno annunciato i suoi portavoce sabato 20 agosto.

Jackson, 79 anni, e sua moglie Jacqueline, 77 anni, sono in cura al Northwestern Hospital di Chicago, ha detto in una dichiarazione pubblicata su Facebook l'organizzazione "Rainbow Push Coalition" presieduta dal pastore stesso.

La Polonia blocca la restituzione dei beni delle vittime della Shoah

In poche ore il parlamento di Varsavia ha approvato due leggi controverse e contestate. Una per reprimere la stampa libera. L’altra per cancellare di fatto la possibilità a sopravvissuti e discendenti delle vittime della Shoah di chiedere la restituzione di beni confiscati dai nazisti durante l’occupazione nazista della Polonia e dal successivo regime comunista.

Afganistan. Aprire vie legali e sicure per chi teme la persecuzione

Christian Aid ha chiesto al Governo del Regno Unito di sospendere immediatamente tutte le deportazioni di richiedenti asilo e rifugiati afgani dal Regno Unito e di «aprire vie sicure e legali per coloro che temono la persecuzione».

L’agenzia umanitaria, che ha già lanciato un appello contro la fame a luglio scorso, ha denunciato il rischi di una crisi umanitaria con oltre mezzo milione di persone sfollate in Afghanistan quest’anno, la maggior parte delle quali sono donne e bambini.

Afghanistan: reti di donne per le donne

«Noi, donne e uomini dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (O.I.V.D.), in questa tragica evoluzione della situazione afghana siamo in forte apprensione per il popolo e in particolare per le donne, primo bersaglio dei fanatismi politici e religiosi, che ora sono terrorizzate dal regime di schiavitù che si prospetta».

«Vicine alle donne e alle bambine, che stanno vedendo cancellati i diritti faticosamente riconquistati»

Con un testo a firma della sua presidente Lucia Tubito, il Movimento Femminile Evangelico Battista in Italia si dice «unito in preghiera al fianco della popolazione afghana, soprattutto delle donne e delle bambine, che in questi precipitosi giorni stanno vedendo cancellati i diritti faticosamente riconquistati e il concretizzarsi del processo di democratizzazione del Paese.

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