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Da Torino un hashtag per il Bardo

L’iniziativa del museo dell’Automobile in solidarietà con Tunisi condivisa in tutto il mondo

L’idea è stata, nel fine settimana appena passato, del museo dell’Automobile di Torino, città che con Tunisi è fra quelle che ha condiviso il dolore per l’attentato del 18 marzo scorso al museo del Bardo con il suo corollario di 25 morti e 42 feriti. Ma nemmeno il presidente Rodolfo Gaffino Rossi poteva immaginare il successo che l’hashtag #TOmuseums4Bardo avrebbe immediatamente riscontrato, diventando in poche ore virale, condiviso prima da pressoché l’intera rete museale torinese per poi varcare i confini ed essere ripreso da molti fra i principali musei mondiali, fra i quali il Louvre e il Musée d’Orsay.

Nel tweet dello storico museo dell’Auto compare una “Due Cavalli floreale”, auto simbolo dei figli dei fiori, con il logo della pace e la scritta “Peace and Culture”. Ben presto il messaggio è stato ripreso dalla fondazione Merz, dal Museo del Cinema, dal Castello di Rivoli, dalla fondazione Torino Musei, dalla Reggia di Venaria, dalla fondazione Sandretto e molti altri, per poi rimbalzare all’estero fra l’altro sulla piattaforma Museum Week, evento internazionale che per una settimana ha legato molti poli museali mondiali, ed essere infine ripreso dallo stesso museo del Bardo, che ha riaperto ieri, domenica 28 marzo, in concomitanza con la grande marcia contro il terrorismo che ha visto sfilare decine di migliaia di persone insieme ai leader di molti paesi. Una mano tesa virtuale in nome della cultura, bene supremo, ponte fra le civiltà.

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