Entra nel vivo la settima edizione di MontagnArt, la rassegna di arte e spettacolo legata al mondo della montagna organizzata dal Cai Uget della Valpellice. Sei appuntamenti tra cinema, teatro e musica che si pone l’obiettivo di far scoprire la montagna anche dal punto di vista della cultura che in essa è racchiusa.
La rassegna si è aperta lo scorso 4 novembre con un appuntamento di cinema, la proiezione presso il Teatro del Forte del film di Davide Riva Solo di cordata: esplorando Renato Casarotto. In questo lavoro l’autore ha delineato il ritratto del forte alpinista solitario con l’ausilio di preziose immagini di repertorio inedite e delle voci dei suoi amici e compagni di cordata, oltre che dei pensieri e della voce dello stesso Casarotto. Un discreto successo di pubblico che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e che ha inaugurato la serie di appuntamenti, proseguita venerdì scorso con l’appuntamento musicale presso il Tempio Valdese di Torre Pellice con la serata Suma nui cui ‘d Cuni. La serata ha visto protagonista il gruppo corale La Baita di Cuneo, una formazione fondata nel 1950 che presenta un vasto repertorio di canti tradizionali in piemontese, provenzale-occitano e italiano, recuperati grazie a un lavoro certosino di ricerca e registrazione dalla viva voce degli anziani che si tramandavano questo patrimonio culturale attraverso la sola trasmissione orale.
Venerdì prossimo si torna invece al Teatro del Forte con l’affascinante racconto di Pierfrancesco Gili Ettore Castiglioni, alpinista e partigiano, che narra le imprese di questo noto alpinista, protagonista nei giorni caldi della Resistenza partigiana a cavallo tra il 1943 e il 1944, quando, grazie alla sua conoscenza e abilità alpinista, aiutò numerosi antifascisti ed ebrei a passare il confine attraverso la Fenetre Durand con l’ausilio di una dozzina di compagni. La serata sarà completata dall’esposizione delle fotografie di Simone Genovese che descrivono la valle Ollomont, teatro del racconto su Castiglioni.
Ma, come ci tiene a precisare il presidente del Cai uget Valpellice Marco Fraschia, montagna non significa soltanto alpinismo: così, venerdì 25 novembre, il film di Sandro Bozzolo Ilmurràn. Masai nelle Alpi descriverà, in modo originale, il mondo della pastorizia, raccontando la stagione d’alpeggio condivisa da due donne lontane tra loro per lingua, cultura ed età, l’una proveniente dagli altipiani del Kenya, l’altra dal Vallone del Meris, nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime. La condivisione del lavoro e delle loro storie dà luogo a questo prodotto davvero interessante.
MontagnArt si presenta così come una rassegna ricca e variegata che si pone l’obiettivo di promuovere la montagna come patrimonio culturale oltre che naturalistico e, attraverso gli appuntamenti in programma, cerca di mettere in luce gli aspetti meno conosciuti e rendere accessibile un bagaglio culturale vivo ma a rischio di estinzione.