
Esercito della salvezza, l'impegno sociale
16 settembre 2022
L’Esercito della Salvezza opera per il Pakistan alluvionato e contrasta il traffico di esseri umani
La cofondatrice dell’Esercito della Salvezza Catherine Boothdisse: «Se vogliamo migliorare il futuro, dobbiamo disturbare il presente».
L’Esercito della Salvezza partendo da questo motto «lotta per vivere in un mondo di giustizia e di libertà - si legge sul sito istituzionale -». Infatti, ha messo come prioritaria la lotta alla schiavitù moderna e al traffico umano: «Desideriamo gestire il nostro lavoro in risposta a questa terrificante deriva umana, onorando tutte e tutti coloro che stiamo servendo. Ci sforziamo di rispondere in modo olistico e di essere parte della soluzione. Crediamo che la nostra risposta, debba essere specializzata e integrata in tutte le parti del lavoro dell’Esercito della Salvezza. La “Lotta per la Libertà”, la nostra strategia internazionale di risposta alla schiavitù moderna e al traffico umano, invita tutti a partecipare».
«Mai prima nella storia - si legge ancora sul sito -, ci sono state tante persone schiavizzate nel mondo come ai nostri giorni. Si stima siano vittime della tratta ventisette milioni di adulti e tredici milioni di bambini nel mondo. Secondo l’indice della schiavitù globale sono 35,8 milioni (www.globalslaveryindex.org).
Le organizzazioni criminali che producono traffico sono in rapido sviluppo, perché questo comporta un basso rischio con un alto potenziale di profitto».
Un video racconta l’esperienza di fede e di missione dell’Esercito.
Tra le attività, si legge ancora sul sito istituzionale, anche l’impegno profuso per rispondere alle calamità dopo le devastanti alluvioni avvenute in Pakistan e dove l’Esercito della Salvezza sta operando per fornire aiuti: «Le famiglie colpite, con una numerosità media di sei persone, vengono sostenute con cibo pronto per il consumo, articoli per l’igiene e sistemazioni abitative. L’Esercito della Salvezza lavora in stretto coordinamento con le agenzie governative per garantire la massima efficacia».
George William, consulente per i partenariati e lo sviluppo dei programmi dell’Esercito della Salvezza in Pakistan, ha rilevato, «in alcuni luoghi, le persone non possono essere raggiunte ma sono contattate e sostenute dai nostri soccorritori».
L’esercito, infine, ricorda l’impegno per i più giovani in Moldavia, Romania, Georgia e Bulgaria. Dallo scorso metà Agosto «abbiamo sostenuto più di 10000 bambini Ucraini con materiale scolastico e zaini».