
J. S. Bach. Il genio del contrappunto nasceva il 21 marzo del 1685
21 marzo 2022
Figura fondamentale per la storia della musica ha saputo esprimere in note il pensiero di Lutero
Chi conosce la storia della Riforma è consapevole che non si trattò solamente di un fenomeno religioso, bensì di un evento di grande portata culturale. Di svolta del pensiero umano che, partendo dall’ambito filosofico-religioso, seppe influenzare tutti gli ambiti dell’esistenza umana, politica che culturale.
Johann Sebastian Bach, fu l’espressione di quanto detto sopra. Il suo genio musicale assoluto e la sua figura sono tutt’ora fondamentali nella storia della musica, non solo per le innovazioni da lui apportate, per le peculiari caratteristiche sonore e tecniche, ma anche per aver saputo esprimere in note il pensiero di Lutero e per aver influenzato fortemente i culti luterani e protestanti in generale.
Il 21 marzo del 1685 nasceva Johann Sebastian Bach, «compositore e organista tedesco nonché maestro di coro del periodo barocco. Di fede luterana, considerato uno dei più grandi geni della musica di tutti i tempi – a ricordare la data e l’anniversario dalla nascita è oggi Rai Storia –. Bach - si legge – opera una sintesi fra lo stile tedesco di Pachelbel e Buxtehude e le opere dei compositori italiani, particolarmente Vivaldi, dei quali trascrive numerosi brani. La sua opera costituisce la summa e lo sviluppo delle svariate tendenze compositive della sua epoca: il grado di complessità strutturale rende tuttavia la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati. Muore nel 1750».
Un bel volume ne ricostruisce la vita, sulla base dei documenti originali insieme a un’accurata analisi delle principali opere sacre del musicista. Il libro è quello di Gianni. Long: Johann Sebastian Bach – Il musicista teologo
(Claudiana editrice), una guida non specialistica all’ascolto che però è capace di mettere in relazione puntuale la sua musica, con la storia, la Bibbia, la liturgia luterana, quella calvinista e quella cattolica.
Frau Musika. La vita e le opere di J. S. Bach origini familiari, l’ambiente luterano, gli anni giovanili, Weimar e Köthen (1685-1723) (EDT) di Alberto Basso, invece, è certamente l’opera che nel panorama editoriale non ha eguali per ampiezza della documentazione dell’analisi e per la sua completezza d’informazione.
Il volume 1 prende in considerazione la prima fase della vita e dell’opera di Bach sino a tutto il periodo di Kòthen (1685-1723). Prima di affrontare la parte biografica e critica, l’autore si sofferma tuttavia lungamente sulla fonti della conoscenza bachiana, sull’opera degli allievi e dei copisti, sul fenomeno della cosiddetta Bach-Renaissance in atto da circa duecento anni, mentre una cospicua trattazione viene riservata alle origini e allo sviluppo della musica evangelica e della liturgia luterana, all’individuazione delle strutture proprie della società musicale tedesca nell’età barocca, all’inquadramento storico generale e al complesso panorama dei membri della famiglia Bach.
A questo fa seguito un secondo volume interamente dedicato agli anni di Lipsia 1723-1750.
A chi, invece, volesse avvicinarsi con agilità alla figura e all’ascolto di J. S. Bach, consigliamo un bel volume (un po’ datato, 1984) sempre attuale, dinamico e disponibile tutt’ora in libreria, ossia, quello di Loredana Lipperini, scrittrice, giornalista e conduttrice di Radio Rai3: Invito all’ascolto di Johann Sebastian (Ugo Mursia Editore).