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Battisti in Moldavia accolgono i profughi in fuga dalla guerra

Le chiese dell’Unione battista moldava stanno facendo il possibile per dare un primo soccorso a circa 1.200 rifugiati provenienti dall’Ucraina

I battisti in Moldavia, il paese economicamente più povero d’Europa, stanno accogliendo i loro vicini ucraini in fuga dalla guerra. Oltre 90.000 rifugiati sono attualmente assistiti in Moldavia e altri 150.000 sono passati attraverso il paese diretti verso altri paesi, di solito la Romania.

In un incontro con i leader della Alleanza battista mondiale (Bwa), della Società missionaria battista (Bms) e la Federazione battista europea (Ebf), Ion Miron, segretario generale dell’Unione battista della Moldavia, ha spiegato come l’Unione sta impiegando le sue risorse per prendersi cura dei rifugiati ucraini al confine, attraverso la mobilitazione di un crescente numero di chiese. Un nuovissimo centro residenziale battista ben attrezzato è stato aperto per accogliere i rifugiati ucraini con 250 posti letto, che va ad affiancarsi al lavoro che sta portando avanti un altro centro che ha la capienza di 150 persone.

Ma anche 50 chiese locali stanno facendo il possibile per accogliere circa 1.200 rifugiati e dare loro una sistemazione semplice almeno fino a quando non potranno trasferirsi in altri luoghi e paesi. Ion Miron ha anche spiegato l’impegno di tanti battisti moldavi, compresa la sua stessa famiglia, che hanno aperto le loro case per accogliere coloro che arrivano dall’Ucraina senza nulla.

La clinica privata Emmanuel, gestita dall’Unione battista, sta cercando di soddisfare le urgenti esigenze mediche dei profughi; mentre le 65 case per bambini orfani dell’Unione battista si stanno preparando ad accogliere circa 300 orfani che vengono portati dall’Ucraina in Moldavia.

Con le lacrime agli occhi, Ion Miron ha condiviso i racconti di alcune persone accolte dai circa 60 volontari battisti mobilitati al confine ucraino. Ha riferito di un padre che è rimasto a Kiev per combattere per il suo paese e ha chiesto a una vicina di portare in salvo sua figlia di 13 anni. Questa vicina, che aveva appena superato l’esame di guida, ha guidato per tre giorni in condizioni molto difficili prima di raggiungere il confine con la Moldavia. Troppo esausta per continuare a guidare, è stata trovata da una delle squadre battiste che le ha dato cibo e riposo per proseguire il suo viaggio.

L’Unione battista della Moldavia, che non può contare sul sostegno economico del Governo schiacciato dalla precaria situazione economica del paese, ha bisogno di fondi per continuare a portare avanti il suo lavoro. L’Alleanza battista mondiale, che lavora attraverso la Federazione battista europea, ha dato un contributo finanziario immediato all’Unione battista moldava, e nei prossimi giorni cercherà di aumentarlo.

L’appello è di pregare per i profughi in fuga dalla guerra e per i fratelli e sorelle in Moldovia e altrove che si stanno adoperando per sostenerli nell’amore compassionevole di Cristo.

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