“Sea-Watch 4” soccorre 204 migranti nel Mediterraneo
25 agosto 2020
La nave acquistata con i fondi della Chiesa evangelica in Germania è alla ricerca di un porto sicuro. Il vescovo luternano Bedford-Strohm: «se gli Stati latitano è necessario il coinvolgimento della Chiesa nei salvataggi in mare»
La nave Sea Watch 4 ha soccorso, fra sabato e ieri pomeriggio 24 agosto, tre imbarcazioni con a bordo complessivamente 204 persone. Un inizio di attività drammatico e impegnativo per la nave acquistata dalla coalizione di enti, chiese e associazioni per lo più tedesche “United4Rescue” con capofila la Ekd, la Chiesa evangelica in Germania, allo scopo di prestare soccorso nel Mediterraneo. Ieri poco dopo le ore 13 l’ultimo intervento in ordine di tempo: a 50 miglia a Nord della costa libica sono state recuperate 100 persone, 30 delle quali erano in ipotermia, altre intossicate dal carburante. I naufraghi stanno ricevendo assistenza medica dalla squadra di Medici Senza Frontiere presenti a bordo. La nave, stracolma, è in attesa urgente di un porto sicuro di approdo, e in questi minuti si starebbe dirigendo verso Lampedusa.
“Stavamo annegando, c'era fuoco ovunque!" #SeaWatch4 ha soccorso oltre 200 persone nelle ultime 48 ore.
Senza assetti ONG in mare anche loro sarebbero morte, come le oltre 100 vittime dei 4 naufragi documentati da @alarm_phone, che ha raccolto le testimonianze dei superstiti. https://t.co/1gQerTiNKL
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) August 24, 2020
Dopo la prima di queste varie operazioni di salvataggio il presidente del consiglio della Chiesa evangelica in Germania Heinrich Bedford-Strohm, ha ribadito la necessità del coinvolgimento della chiesa nel soccorso in mare. Questi salvataggi stanno mostrando «in modo triste» che la missione della nave «era più che mai necessaria».
Naturalmente, il salvataggio in mare sarebbe effettivamente un compito degli Stati nazionali, ha spiegato il vescovo bavarese. Ma gli stati d'Europa stanno a guardare. «Ed è per questo che è ovviamente compito della chiesa essere toccata dalla sofferenza delle persone. Non si può pregare e trascurare la sofferenza del prossimo».
Bedford-Strohm ha affermato di presumere che i profughi salvati dal "Sea-Watch 4" verranno rapidamente assegnati a un porto europeo e distribuiti in diversi paesi. Si aspetta che il governo tedesco «lavori per garantire che quando le persone sono state salvate non ci sia più una settimana di contrattazioni sulla loro ricollocazione». La criminalizzazione dei soccorritori civili in mare deve cessare, perché sono «gli unici che hanno ancora sono sul mare a salvare vite».
Il presidente del Consiglio dell’Ekd ha esplicitamente elogiato gli sforzi del ministro federale degli interni Hors Seehofer per giungere a un concordato meccanismo di distribuzione europeo per i rifugiati.
Come annunciato dall'organizzazione Sea Watch, 28 minori non accompagnati e nove bambini con almeno un genitore a bordo sono tra i migranti salvati. Sette dei bambini hanno meno di cinque anni.
La nave ha lasciato il porto spagnolo di Burriana per la sua prima missione il 15 agosto. Il 21 agosto la nave di soccorso ha raggiunto la cosiddetta zona di ricerca e salvataggio al largo delle coste libiche. Secondo l'equipaggio della nave, tutte le operazioni di salvataggio sono avvenute in acque internazionali.