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Centro ecumenico di ascolto a Pinerolo

Al via un progetto che vedrà la chiesa valdese di Pinerolo in prima linea nell'aiuto alla popolazione in difficoltà

Nelle settimane scorse la Tavola valdese ha stanziato otto milioni di euro provenienti dal gettito Otto per Mille per l'emergenza Covid-19. I primi fondi sono stati impegnati per un sostegno immediato nelle zone più colpite dalla pandemia mentre le restanti risorse sono legate a progetti capillari. Nel Primo distretto, quello delle valli valdesi, la Tavola ha dirottato 50.000 euro per un progetto di aiuto alle famiglie in difficoltà in questo tempo di virus. Sempre la Tavola ha individuato nella chiesa valdese di Pinerolo il referente per questo progetto, essendo una chiesa grande, in una posizione strategica e che da anni è parte attiva e fondante del Centro Ecumenico di Ascolto (Cea), insieme alla Caritas Diocesana. Il Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo infatti nasce nel 1992 per volontà della Caritas Diocesana e della Chiesa Valdese di Pinerolo con l'intento di affrontare il problema delle povertà cittadine in modo unitario e coordinato. Apre la porta a chiunque si trovi in difficoltà economica e non solo, offrendo un'opportunità di esporre i propri problemi e di avere un'accoglienza, un ascolto e un aiuto fraterno. 

«Per questo nuovo progetto – ci spiega il pastore Gianni Genre – abbiamo individuato una persona, Silvia Borgiattino, che si occuperà a tempo pieno di seguire i vari aspetti, in quanto i nostri volontari del Cea non avrebbero potuto sobbarcarsi tutto il lavoro che si prevede ci potrà essere. Inoltre dobbiamo dare una continuità al servizio che solo una persona che si dedica a tempo pieno può offrire». Gli obiettivi di questo progetto sono quelli di sostenere le famiglie in difficoltà economiche in affiancamento e collaborazione con il Cea. «Cercheremo di definire le necessità e i bisogni da soddisfare di queste persone che possono essere: alimentari,       di farmaci e dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti monouso...), pagamento utenze, pagamento affitti, supporti alla didattica a distanza (pagamento ricariche cellulari, "saponette" per collegamento internet...), accompagnamento verso i servizi sociali e ricerca di un lavoro. Naturalmente si farà rete con chi opera già sul territorio (Comune, Caritas, Fondazioni...) per evitare   sovrapposizioni e doppioni. 

In questo progetto però la chiesa valdese non sarà sola. «In questi ultimi giorni ho sentito spesso il vescovo di Pinerolo – continua Genre – e fra le varie cose di cui abbiamo parlato gli ho anche spiegato in che cosa consisteva questa iniziativa. Iniziativa che lo ha subito colpito e interessato e nel giro di pochissimi giorni ha deciso, assieme al Consiglio diocesano, di intervenire economicamente con 50.000 euro a sostegno del progetto, impegnandosi a dividere i costi vivi e condividendo la scelta di impegnare una persona a tempo pieno nell'attività di coordinamento e gestione». 

Ovviamente la cifra di 100.000 euro non potrà soddisfare tutte le richieste che arriveranno dal territorio (il progetto sarà esteso a tutto il Pinerolese) colpito da una crisi generalizzata ma l'obiettivo è quello di aiutare i più bisognosi. «Siamo certi che a fianco delle quote impegnate dalle chiese, arriveranno anche altri doni da privati e o aziende ed enti così da poter sostenere il maggior numero di persone» conclude Genre. 

Il progetto è ormai pronto e partirà in questi giorni. Per informazioni e contatti si può utilizzare il sito del Cea (www.centroecumenicoascolto.org/).

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