Quanto ci serve per vivere
30 gennaio 2020
Torna il digiuno per il clima proposto dalle chiese evangeliche e cattoliche tedesche, con indicazioni su come ridurre la nostra impronta ecologica
Digiunare pensando al clima: è la proposta congiunta delle chiese evangeliche e cattoliche tedesche, cui partecipano undici chiese regionali evangeliche e quattro diocesi cattoliche.
L’iniziativa per il tempo della quaresima, che torna anche quest’anno dal 26 febbraio al 12 aprile, nella sua settima edizione, si chiama #klimafasten, appunto digiuno per il clima. Incentrata in particolare sulla protezione dell’ambiente e la giustizia climatica, è uno modo per «far sentire e sperimentare ciò di cui abbiamo veramente bisogno», come si legge nel sito Internet dedicato (https://www.klimafasten.de): «So viel du brauchst», quanto ti serve, è infatti il motto dell’iniziativa tratto dal capitolo 16 dell’Esodo, l’episodio della manna e delle quaglie con cui Dio sfama il popolo d’Israele nel deserto.
Per ognuna delle sette settimane del periodo che dal mercoledì delle ceneri porta alla domenica di Pasqua, è proposto un focus tematico con diversi materiali di approfondimento e riflessione, alcuni pensati specificamente per i più piccoli: impronta ecologica (ridurre le emissioni di CO2; viene proposto un questionario per valutare il proprio stile di vita dal punto di vista dell’impatto ambientale); energia (ridurre il consumo energetico, in particolare quello superfluo); cibo(ridurre lo spreco); tecnologia (riusciamo a fare a meno, o per lo meno a “staccarci” qualche ora da tv e schermi?); trasporti (usare mezzi ecologici); plastica (ogni tedesco produce ogni anno circa 38 kg di rifiuti di imballaggi in plastica: è possibile vivere senza? qualche suggerimento per ridurre la produzione di rifiuti di plastica); e infine, una settimana dedicata alla riflessione comune-comunitaria, con iniziative a livello familiare o di gruppo e condivisione di esperienze.
Sul sito sono presenti anche vari materiali liturgici e basi teologiche, provenienti dalle varie chiese aderenti, su cui basare le proprie iniziative, perché l’iniziativa, sebbene possa essere intesa anche in modo totalmente laico, si colloca su un piano di fede: i promotori la considerano infatti una sfida per il corpo, la mente e l’anima, che tradizionalmente si compie come preparazione in vista della Pasqua, per affrontare la vita in modo diverso. Una sfida che, nel mondo in cui viviamo oggi, assume una rilevanza particolare, ancora più grande che nel passato.
Capire che cosa è veramente importante, e che cosa ognuno può fare per vivere in armonia e nel rispetto del creato e degli altri esseri viventi è uno degli obiettivi del klimafasten, l’idea condivisa dai suoi sostenitori: il digiuno per il clima «rende necessario rinunciare a qualcosa», ma si tratta sempre di una vittoria, «se riesce a rendere più rispettosa del clima la vita del singolo o della comunità».