Il culto all’ora dell’aperitivo
13 gennaio 2020
Culto serale: una proposta per rispondere alle esigenze di tutti
La chiesa valdese di Luserna San Giovanni lancia la nuova iniziativa di un culto alle 18 della domenica per cercare di allargare la base della partecipazione al culto.
Con le nuove dinamiche di lavoro, casa e famiglia la domenica mattina non è sempre sinonimo di tempo libero da dedicare al culto delle 10. Ecco che nasce allora la necessità di proporre alternative ai membri della comunità. Abbiamo scambiato qualche parola a tal proposito col pastore della chiesa di Luserna San Giovanni, Giuseppe Ficara.
-Da dove è nata l’idea dei culti serali delle 18?
«È partita dai membri del concistoro, che sentivano la gente dire “se il culto fosse più tardi…”. Abbiamo quindi pensato di dover offrire un’opzione in più del solito culto mattutino.
I nostri culti serali saranno culti gioiosi, come quelli colorati, che saranno comunque mantenuti, e saranno tematizzati.
Il primo culto, 26 gennaio, sarà sul tema del Padre Nostro e sarà curato dai ragazzi che hanno fatto la confermazione lo scorso anno nella sala Beckwith.
Il secondo, il 23 febbraio, sarà sul tema del clima e dell’ambiente e sarà curato dai ragazzi della terza classe di catechismo.
Il terzo, il 29 marzo, sarà sul tema della passione e lo farò io con la pastora Elisabeth Löh Manna.
L’ultimo culto, quello del 26 aprile, non è ancora stato pensato, ma abbiamo ancora tempo. Una certa vivacità c’è sempre in giro, basta coglierla. Spesso i gruppi non pensano che le riflessioni che nascono dal loro lavoro si possano trasformare in un culto, ma non appena glielo si fa notare la risposta è sempre positiva.
Abbiamo proposto date fino ad aprile perché dopo c’è Pentecoste, e non volevamo appesantire la gente con troppi impegni. Siamo curiosi di sapere che risposta ci sarà a questa novità. È una prova, ma anche un servizio in più. Il culto serale non sarà una replica del mattino. L’intenzione è quella di non fare un culto austero, ma bensì gioioso e partecipato. Vogliamo coinvolgere la gente, con predicazioni che siano riflessioni per dare e lasciare a chi viene qualcosa di importante. Come abbiamo scritto sulla locandina, il culto è un’emozione che si rinnova. Ci piace l’idea di riscoprire questa emozione, di usare non solo il cuore e la mente, ma anche la pancia».
Il primo appuntamento è quindi per il 26 gennaio, all’ora dell’aperitivo, alle 18.