Una frontiera sempre più lontana
29 agosto 2019
Negli ultimi 25 anni gli Stati Uniti hanno attuato politiche sempre più restrittive sul confine con il Messico. Intervista con il pastore Randy Mayer (United Church of Christ, Sahuarita, Arizona)
Nel 1994, a metà del primo mandato del democratico Bill Clinton, entrava in vigore il NAFTA, l’Accordo Nordamericano per il Libero Scambio, che avrebbe dovuto aprire i confini di Stati Uniti, Canada e Messico a merci e lavoratori. Tuttavia, probabilmente per evitare che la circolazione delle persone fosse davvero libera, dall'anno precedente Washington cominciò a rendere sempre più restrittive le proprie politiche migratorie al confine meridionale, quello con il Messico.
Da allora, ogni presidente ha reso più difficile attraversare la frontiera da sud verso nord, aumentando la sorveglianza e costruendo centinaia di miglia di muro: da Clinton a Bush, da Obama fino all'attuale presidente, Donald Trump.
In risposta a una crisi di diritti che ha causato oltre 7.000 morti dalla fine degli anni Novanta a oggi, diversi gruppi di cittadini e membri di comunità di fede portano aiuto alle persone migranti che cercano di attraversare il confine fornendo acqua, supporto legale e opera di testimonianza e confrontandosi ogni giorno con il potere sempre più grande della polizia di confine.
Tra di loro, il gruppo dei Samaritan, attivo in Arizona a partire dalla città di Sahuarita, dove presta il suo servizio il pastore Randy Mayer, membro della United Church of Christ e fondatore dell'iniziativa di solidarietà.